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Bergamin è dispiaciuto dopo la multa nel derby: “Episodio grave, questi comportamenti non sono più tollerabili”

Oltre al danno la beffa. Il Padova non solo dovrà digerire la sconfitta maturata sul campo nel derby con il Cittadella ma si trova a fare i conti anche con la multa di 5 mila euro che nella giornata di ieri è stata ufficialmente comminata ai...

Tommaso Rocca

Oltre al danno la beffa. Il Padova non solo dovrà digerire la sconfitta maturata sul campo nel derby con il Cittadella ma si trova a fare i conti anche con la multa di 5 mila euro che nella giornata di ieri è stata ufficialmente comminata ai biancoscudati dal giudice sportivo “perchè propri sostenitori, durante la gara, intonavano ululati qualificabili come manifestazione di discriminazione razziale in occasione delle giocate di un calciatore di colore della squadra avversaria”. Il giocatore del Cittadella in questione è l’attaccante gambiano Lamin Jallow, preso di mira in particolar modo nei minuti iniziali della partita da alcuni tifosi posizionati in tribuna Fattori. Sulla questione è intervenuto al Gazzettino il presidente Giuseppe Bergamin: “Aldilà del verdetto del campo, domenica è stata una bella festa, ma purtroppo è stata rovinata da questo episodio che non ci voleva. Sono molto dispiaciuto, d'altra parte i cori ci sono stati e sono stati sentiti da tutti. Se ci aspettavamo la sanzione? Si sa che su queste cose gli organi competenti sono particolarmente fiscali, non è sicuramente bello quello che è accaduto. Il colore della pelle non deve essere un fattore di discriminazione. Ripeto, è stata rovinata una bella festa, oltre al danno economico per la società che è pesante. Quando viene calcolato il budget queste non sono cifre contemplate come voce in uscita, sarebbe meglio non ci fossero”.

Non si tratta difatti della prima multa stagionale per la società biancoscudata, che nella trasferta a Gorgonzola con la Giana Erminio era stata sanzionata con un'ammenda di 1.500 euro e nella trasferta a Lumezzane poche settimane fa con cinquecento euro, in entrambi i casi per lo scoppio di un petardo. A inizio febbraio, proprio dopo quest'ultimo episodio, il presidente Bergamin aveva fatto pubblicare sul sito ufficiale della società un appello ai tifosi nel quale chiedeva che tali comportamenti non si ripetessero più perché, oltre alla sanzione economica per il club, mettono in cattiva luce una delle più belle tifoserie della categoria: “In quel caso si trattava di petardi, questa volta il fatto è più grave. Speriamo che non succeda più perchè questi comportamenti non sono tollerati e tollerabili”.