tutto padova

Gironi Lega Pro, Bindi: “Insieme a Parma e Venezia? Sarebbe una grande vetrina per noi”

Parla il portiere biancoscudato, reduce dalla promozione con il Pisa

Redazione PadovaSport.TV

Oggi pomeriggio il Padova conoscerà le avversarie del suo prossimo campionato di Lega Pro. Il Consiglio Federale della Figc scriverà la parola fine sulle iscrizioni definendo gli 11 ripescaggi che riporteranno a 60 squadre la terza serie, quindi la Lega Pro da Firenze diramerà ufficialmente la composizione dei gironi. Il girone Adriatico. Le novità saranno molte rispetto alla passata stagione. Se, come sembra, il Centro-Nord d’Italia sarà spezzato in verticale, i biancoscudati si ritroveranno a scontrarsi con formazioni che andranno da Bolzano a Teramo. E il rischio, ormai sempre più concreto, è che quello del Padova diventi davvero il raggruppamento di ferro della prossima stagione, insieme a Venezia, Feralpi, Pordenone, Reggiana, Modena e, forse, pure il Parma. I ducali, in realtà, sono l’unica vera incognita della decisione: potrebbero finire nel girone A, insieme alle piemontesi e alle toscane, oppure venire inseriti nel B, quello del Padova di Oscar Brevi. Le attese. «Il nostro potrebbe essere davvero il girone più difficile», le parole del portiere biancoscudato Giacomo Bindi, l’unico in rosa ad aver vinto il campionato l’anno scorso, raggiungendo la promozione in B col Pisa dopo i playoff. «Ci saranno sei o sette squadre forti, ma il lato positivo è che sarà un campionato avvincente, soprattutto se Parma e Venezia saranno insieme: un girone allettante, che ci darebbe una grande vetrina». In un contesto simile, Bindi vedrebbe comunque il Padova tra le prime, sulla griglia di partenza: «Noi siamo una delle squadre più forti, e ci sentiamo tali. La sconfitta con il Seregno non ha certo ridimensionato le nostre ambizioni, abbiamo una società seria e una squadra con giocatori di categoria superiore». Le novità non si fermeranno alla disposizione geografica dei gironi: già con i playoff allargati alle prime dieci della classifica, il campionato avrà tutto un altro copione rispetto al passato. «Il messaggio che dovremo trasmettere è che con questo nuovo meccanismo, la posizione finale ha un peso relativo rispetto agli anni passati: da quest’anno arrivare in alto è un vantaggio, ma anche la decima può ambire a salire di categoria, e per questo tutti insieme, giocatori ma anche tifosi, dobbiamo essere presenti e concentrati fino alla fine». Infine, il dubbio: preferirebbe evitare il Parma? «Guardiamo al lato positivo: se avessero fatto ancora i gironi Nord e Centro divisi, oltre al Parma avremmo avuto anche Alessandria e Cremonese. Con la nuova divisione ci saranno comunque meno concorrenti». (Da Il Mattino)