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I prossimi avversari del Padova: il Lumezzane di Paolo Nicolato

Alla scoperta del Lumezzane, avversario dei biancoscudati questo sabato

Tommaso Rocca

Stagione complicata quella che sta vivendo il Lumezzane nel girone A di Lega Pro. La formazione bresciana, dopo essersi salvata nello scorso campionato battendo ai playout la Pro Patria, è partita quest’anno con qualche difficoltà tanto che più o meno nello stesso periodo del Padova ha cambiato guida tecnica. Il 9 di dicembre difatti, qualche giorno dopo la sconfitta interna per 3-2 contro il Bassano, la società ha esonerato il tecnico Gianfranco D’Astoli, che aveva sfiorato la serie B con il Lumezzane nel 2004, per richiamare sulla panchina dei rossoblù Paolo Nicolato, l’allenatore che aveva portato alla salvezza attraverso i playout la squadra nella scorsa stagione. In quel periodo il Lumezzane arrivava da quattro sconfitte consecutive e la vittoria con l’Alessandria (2-0) e il pareggio con il Cittadella (1-1) ottenuti entrambi in casa erano solo lontani ricordi che non hanno salvato la panchina di mister D’Astoli. L’arrivo del nuovo tecnico Nicolato ha subito dato i suoi frutti come dimostrano le vittorie con Pavia (0-2 in trasferta) e Albinoleffe(2-0 in casa) anche se ora la squadra non attraversa un buon periodo viste le tre sconfitte nelle ultime tre partite contro Pro Piacenza, Giana Erminio e Reggiana nel posticipo di lunedì scorso. I bresciani sono attualmente al quattordicesimo posto, con 19 punti a 4 lunghezze dalla salvezza diretta senza passare per i playout. Il mister Paolo Nicolato, 49enne di Lonigo (VI), già secondo di Corini al Chievo in serie A, schiera solitamente il Lumezzane con un 4-3-1-2. Tra i pali agisce Jacopo Furlan, classe ’93, cresciuto nelle giovanili dell’Empoli e arrivato nel mercato invernale di un anno fa. La linea difensiva è solitamente così composta: Francesco Rapisarda a destra, Devis Nossa e capitan Mauro Belotti come difensori centrali mentre sulla sinistra si alternano l’esperto Andrea Pippa o il più offensivo Marco Russu, sardo cresciuto nelle giovanili del Cagliari. Qualche possibilità di giocare c’è anche per Marco Baldan, difensore centrale classe ‘93 nato a Cittadella e cresciuto nelle giovanili del Milan. A centrocampo regna la qualità e l’esperienza di Gael Genevier, già visto in serie A con la maglia del Siena e in B con quelle tra le altre di Torino, Livorno e Novara. Il centrocampista francese, classe ’82, è al centro di una trattativa di mercato con il Pavia che vorrebbe portarlo in azzurro e per questo non è certa la sua presenza per questo sabato. Al suo fianco abitualmente giocano il nativo di Vittorio Veneto Luca Baldassin, cresciuto nelle giovanili dell’Udinese e uno tra Marcello Mancosu e Luca Tagliavacche, proveniente dal settore giovanile del Genoa. Possibilità di impiego anche per uno dei nuovi arrivi del mercato invernale in corso, Jacopo Mantovani, che l’anno scorso ha segnato 4 reti con la maglia del Renate che renderebbe la squadra più offensiva e potrebbe venire utilizzato a gara in corso. Ancora non è chiaro se sarà della gara Sarr Badara, centrocampista senegalese arrivato nelle ultime ore dalla Maceratese in uno scambio con l’attaccante Francesco Potenza. Mister Nicolato punta molto sulle qualità offensive di Kevin Varas, trequartista ecuadoregno scoperto in Eccellenza due stagioni fa. Davanti spazio al brasiliano Cruz e al rientrante dalla squalifica Manuel Sarao, entrambi migliori marcatori dei rossoblù con 4 centri a testa in stagione. Possibilità di giocare specie a partita in corso per aumentare il peso offensivo della squadra anche per l’ex Brescia Marco Valotti (30 presenze in serie B), arrivato nell’attuale finestra di mercato dal Renate e per Riccardo Barbuti ex Sassuolo e già a segno tre volte in questo campionato pur non trovando molto spazio. La società bresciana vuole salvarsi a tutti i costi e durante quest’anno ha dimostrato più volte di poter mettere in difficoltà diversi tipi di avversari se approccia alla gara nel modo giusto. Sono lontani gli anni d’oro per i rossoblù, saliti alle cronache per aver fatto crescere ed esordire in serie C un non ancora sedicenne Mario Balotelli (tra l’altro proprio in un Padova-Lumezzane) nel 2006 e per aver vinto la Coppa Italia di Lega Pro, unico trofeo societario, nel 2010 in finale contro il Cosenza. La priorità e il reale obiettivo di queste stagioni per la società del presidente Renzo Cavagna è quella di mantenere la categoria e la gara di sabato è un crocevia importante per non perdere contatto con l’ultimo posto che regala la salvezza diretta. I rossoblù hanno fin qui ottenuto gran parte dei loro punti in casa (13 su 19) e allo stadio “Tullio Saleri” hanno perso contro squadre come Reggiana, Sudtirol e Bassano ma anche vinto con Alessandria, Pordenone e hanno costretto al pari il Cittadella. Nella gara di sabato si affronteranno la squadra che pareggia di più, il Padova con 10 “x” contro quella che pareggia di meno ovvero il Lumezzane con un solo pari all’attivo contro l’attuale capolista Cittadella. Il Padova ha dunque la possibilità di uscire dalla serie di quattro pareggi consecutivi e vincendo farebbe un bel passo in avanti distanziandosi forse definitivamente dai playout, ma dovrà stare attento e possibilmente evitare un approccio alla gara come quello visto nel primo tempo di sabato scorso a Piacenza.