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I prossimi avversari del Padova: l’Alto Adige di Giovanni Stroppa

Uno sguardo all'Alto Adige Sudtirol, l'avversario di domani del Padova

Tommaso Rocca

È la squadra di calcio professionistica più a nord d’Italia, il Sudtirol Alto Adige è la formazione della città di Bolzano ed è l’unica società a livello di professionismo calcistico in Trentino Alto Adige. Nacque inizialmente come la squadra della città di Bressanone ma da quando milita nei campionati professionistici ovvero dal 2000 la sede della società per motivi logistici è stata spostata a Bolzano dove presso lo stadio “Druso” la squadra biancorossa gioca le sue partite casalinghe. Dalla sua prima esperienza nell’allora serie C non è più tornata nel dilettantismo e anzi ha sfiorato in un paio di occasioni la promozione in serie B, l’ultima due stagioni fa quando perse la finale dei playoff con la Pro Vercelli. Nella stagione in corso la formazione trentina ha avuto un rendimento altalenante ma in fin dei conti positivo visto che occupa al momento l’ottavo posto in classifica con 32 punti, uno in più del Padova. La società ha affidato la panchina già dalla fine della scorsa stagione a Giovanni Stroppa, che era già stato l’allenatore del Sudtirol nel 2011/12 quando concluse il campionato al settimo posto mancando di un pelo la qualificazione ai playoff. Stroppa, ex centrocampista tra le altre di Milan, Lazio, Foggia e Udinese con oltre 230 presenze in serie A ed una Coppa dei Campioni nel palmares conquistata con il Milan di Sacchi, dopo la prima esperienza in Alto Adige ebbe anche l’occasione di esordire su una panchina di serie A nel 2012 con il neopromosso Pescara dal quale si dimise a Novembre per mancanza di risultati. Il tecnico degli altoatesini schiera generalmente la sua squadra con un 3-5-2 dopo che ad inizio stagione ha raccolto risultati non troppo soddisfacenti con il 4-3-3. In porta il più esperto Achille Coser, ex Albinoleffe, Cesena e Novara con cui ha anche esordito in serie A, è da qualche turno tornato titolare rubando il posto al giovane Marco Miori. Davanti a Coser giocano solitamente il rumeno Sebastian Mladen, alla seconda stagione in Alto Adige, Alessandro Bassoli ex Modena in B, e Massimiliano Tagliani, fedelissimo biancorosso dal 2011 che però sabato sarà squalificato. Al suo posto dovrebbe giocare uno tra Gabriel Brugger e l’ultimo arrivato dal mercato gennaio Fabio Gavazzi, a Mantova nella prima parte di stagione. Sulle fasce spazio a destra a Andrea Bandini, giovane scuola Inter e a sinistra all’italo-cileno Nicolas Ignacio Crovetto esperto giocatore già visto in Italia qualche stagione fa quando passò per Trieste e Taranto. Sui tre mediani da schierare in mezzo al campo Stroppa ha qualche dubbio in più. Detto che il capitano Alessandro Furlan, alla sesta stagione al Sudtirol, è praticamente sicuro del posto e come lui l’ex capitano della Primavera del Milan Luca Bertoni, l’ultima maglia se la giocano il vicecapitano Hannes Fink, bolzanino nato e cresciuto nella società altoatesina, e il più offensivo Michael Cia, anch’egli nato a Bolzano e già visto in serie B con le maglie di Triestina e Albinoleffe. Pronti a subentrare dalla panchina Fabian Tait e Michael Girasole molto utilizzati da Stroppa specie a gara in corso visto il grande lavoro che il tecnico chiede ai suoi centrocampisti centrali. In attacco giocherà dall’inizio quasi certamente Giacomo Tulli, ex Vicenza con accanto uno tra il bulgaro Kirilov, il giovane Spagnoli ed Ettore Gliozzi, capocannoniere della squadra con 9 reti ma che spesso è stato decisivo entrando dalla panchina più di quando parte titolare. L'Alto Adige Sudtirol arriva da una serie di risultati non troppo positivi: dopo la vittoria a Cittadella nella prima gara del 2016, la squadra ha raccolto appena tre punti nelle seguenti quattro gare pareggiando con Albinoleffe e Pavia in casa e Mantova in trasferta e perdendo per 2-0 a Bassano nell’ultimo turno. Proprio contro i giallorossi all’andata è arrivata anche l’unica sconfitta degli altoatesini in casa che nelle restanti 9 gare al ”Druso” hanno ottenuto 3 vittorie e 6 pareggi per 15 punti complessivi contro i 17 ottenuti in trasferta segno che le caratteristiche e l’approccio alla gara della squadra di Stroppa non sono influenzate dal fatto di giocare o meno davanti al proprio pubblico. Il Padova ha l’occasione di battere finalmente una squadra che lo precede in classifica anche lontano dall'Euganeo e nello stesso tempo scavalcarla potendo avvicinare le zone nobili della graduatoria e fare qualche pensiero in grande fin qui sempre negato sul più bello. Non sarà facile visto la compattezza degli avversari ma per Neto e compagni è arrivata l’ora di dimostrare di poter fare il salto di qualità anche in vista del derby della settimana prossima.