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L’Alessandria prenota un posto ai play-off, il Padova ora guarda al futuro. Bergamin: “Spazio a qualche giovane”

Doppia intervista su Mattino e Gazzettino ai due condottieri del Calcio Padova, Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto. E’ tempo di bilanci, dopo il risultato di ieri sera dell’Alessandria (2-0 a Pavia) che sembra chiudere definitivamente...

Redazione PadovaSport.TV

Doppia intervista su Mattino e Gazzettino ai due condottieri del Calcio Padova, Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto. E' tempo di bilanci, dopo il risultato di ieri sera dell'Alessandria (2-0 a Pavia) che sembra chiudere definitivamente il discorso play-off (classifica alla mano, discorso aperto solo per Bassano, Pordenone e gli stessi piemontesi). Riportiamo a parte le parole dell'ad biancoscudato, mentre qui sottolineiamo quanto dichiarato dal presidente al Mattino: "Penso che ci siano poche probabilità - ha detto Bergamin - è inutile farci illusioni. Ma voglio che la squadra finisca bene la stagione, giocando comunque ogni domenica per vincere: rimangono cinque partite, e un piazzamento importante sarebbe comunque la giusta chiusura. Poi c'è qualche giovane che potrebbe trovare un po' di spazio: noi alcune indicazioni le abbiamo già date, ma adesso sta a mister Pillon decidere". Il presidente ammette che la prossima stagione è già nei pensieri della dirigenza: "Io è già da un po' che ci penso, è un percorso che abbiamo, in qualche modo, programmato. Un passo alla volta, cercando di mettere a posto tutti gli aspetti da valutare. Il nodo principale è l'obiettivo che la società si pone: tutte le altre componenti vengono di conseguenza. La società deve programmare e decidere cosa fare, e noi in passato abbiamo sempre detto che la speranza è quella di tornare in B il più presto possibile: quest'anno probabilmente non andremo ai playoff, se ci riusciremo il prossimo vorrà dire aver fatto un altro passo avanti». Nessuna novità ancora sul rinnovo di mister Pillon: "Ha mostrato abilità importanti - continua Bergamin - E' un allenatore di qualità e di esperienza. Ma il suo futuro dipende da tante cose, un po' da noi e un po' da lui: sicuramente ha lavorato bene, e quello che gli avevamo chiesto è stato fatto, ora vedremo se si può condividere un disegno comune per l'avvenire". Nonostante il contratto che scade nel 2017, il ds Fabrizio De Poli potrebbe lasciare. Per adesso solo voci, che infatti Bergamin non commenta: "Ha un contratto fino all'anno prossimo, se ne discuterà ma non credo che abbia lavorato male, e per questo non vedo motivi per cui dovrebbe essere messo in discussione".