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Difesa, centrocampo, attacco: come sta il Padova a quasi due settimane dal via?

A poco più di due settimane dall’inizio del campionato ecco le condizioni dei biancoscudati di mister Brevi divisi per reparto. Difesa Bindi ha preso il posto tra i pali e sta prendendo confidenza con i compagni del reparto arretrato. La...

Tommaso Rocca

A poco più di due settimane dall'inizio del campionato ecco le condizioni dei biancoscudati di mister Brevi divisi per reparto.

Difesa

Bindi ha preso il posto tra i pali e sta prendendo confidenza con i compagni del reparto arretrato. La sua leadership, non solo a parole, è una delle note positive di questo precampionato. Vista l'età e la posizione in campo è Emerson ad avere sulle spalle le maggiori responsabilità per quanto riguarda il pacchetto difensivo. Il brasiliano ha mostrato di essere a buon punto anche se qualche leggerezza la commette ma è Brevi il primo a chiedergli di giocare sempre la palla. Buona la risposta di Sbraga nel passaggio alla difesa a tre come la reattività, nonostante qualche problemino fisico patito negli ultimi giorni, mostrata da Russo anche se si attende di vedere come rispondono i tre difensori al confronto con avversari di maggior livello rispetto a quelli affrontati fin qui. Dietro i tre fin qui "titolari" bene Cappelletti che arrivato più tardi degli altri sta migliorando con l'andare dei giorni, mentre per motivi diversi appaiono in secondo piano Tentardini, giovane che deve trovare la sua collocazione e probabilmente è più esterno che difensore, e Dionisi legato a vicende di mercato che lo vorrebbero in partenza. Manca da aggiungere alla rosa ancora un giovane (Monteleone del Palermo?).

Centrocampo

Il reparto nevralgico ha cambiato molto rispetto alla passata stagione e inevitabilmente gli automatismi sono ancora da registrare. De Risio e Dettori sono tra le note liete di questo primo scorcio di stagione e sono sempre tra i migliori in campo. Il colpo alla caviglia subito dall'ex Juve Stabia ieri nell'amichevole con la Vigontina sarebbe una brutta da digerire nel caso si trattasse di qualcosa di serio. Mazzocco e Mandorlini sono le prime alternative come mezzale; il giovane ex Parma appare in crescita e assicura il solito apporto alla causa, il figlio dell'ex tecnico di Padova e Verona era partito col piede giusto, poi il rigore fallito in Coppa e un attacco febbrile ad inizio settimana ne hanno frenato l'ascesa ma c'è tutto il tempo perchè possa diventare un importante pedina per questa stagione. Appare un pò in ritardo di condizione Filipe, troppo lento e prevedibile in alcuni frangenti ma per lui come per altri i carichi di lavoro potrebbero aver influito in maniera maggiore e ci si aspetta di vederli in forma per inizio campionato. Gaiola, assente ieri è tutto da scoprire, potrebbe fare il vice Filipe, al pari di Mandorlini, seppur con caratteristiche diverse. Ilari, comunque spesso tra i più brillanti, e Giandonato sono sul piede di partenza.

Attacco

Il tasto dolente. L'edema osseo che tormenta Altinier  e che continua a preoccupare non poco ha fatto male a tutta la squadra (vedi la Coppa) e non ha permesso a Brevi di lavorare dal punto di vista tattico come voleva. Neto, pur con qualche acciacco, si è trovato a dover tirare la carretta da solo visto che anche Germinale è reduce da un infortunio e deve ancora esordire nonostante si parli solo di amichevoli estive. Il lavoro differenziato che sta svolgendo è comunque ormai giunto al termine e potrebbe giocare uno spezzone con il Mestrino sabato anche se ovviamente non sarà nelle migliori condizioni. Il reparto offensivo continua dunque a poggiare tutto sulle spalle di capitan Neto che al solito non si tira indietro di una virgola e dimostra che nonostante l'età è ancora anima e cuore della squadra. Alfageme arrivato e catapultato subito in campo ha mostrato subito buoni spunti da giocatore tecnico qual è ma ovviamente l'intesa coi compagni e l'ambientamento hanno bisogno di tempo per migliorare. I giovani Fantacci e Marcandella hanno fatto intravedere a sprazzi le loro qualità ma appaiono ancora acerbi. Petrilli è in procinto di lasciare Padova e forse un colpo dell'ultima ora (Tavano?) non sembrerebbe poi così fuori luogo.

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