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Vigilia Cuneo-Padova, Pillon: “Sarà battaglia. Per noi è l’ultimo treno e non vogliamo mollare nulla”

«Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». Il celebre motto bonipertiano può calzare a pennello, oggi più che mai, anche sul Padova di mister Bepi Pillon, impegnato domani pomeriggio (ore 14) al “Fratelli Paschiero” di...

Alessandro Vinci

«Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta». Il celebre motto bonipertiano può calzare a pennello, oggi più che mai, anche sul Padova di mister Bepi Pillon, impegnato domani pomeriggio (ore 14) al “Fratelli Paschiero” di Cuneo. Per centrare l'agognato obiettivo playoff, infatti, viste le distanze dalle concorrenti (Alessandria in primis) e le proiezioni di classifica finali (la quota per il quarto posto dovrebbe attestarsi attorno ai 59 punti), i biancoscudati hanno una sola possibilità: non sbagliare praticamente nulla.

Di qui al termine del campionato, dunque, sei gare, sei finali, sei bivi: settimana dopo settimana, portare a casa i tre punti significherebbe continuare a cullare il sogno degli spareggi, mentre non farlo equivarrebbe ad allontanarsene in maniera probabilmente decisiva. L'impresa è ardua, ma la fiducia in casa Padova non manca, tanto più dovendo affrontare domani una compagine che ha vinto una sola volta (contro la Pro Patria…) negli ultimi quattordici turni. L'undici titolare biancoscudato che scenderà in campo in terra piemontese sarà però ampiamente rimaneggiato, dati gli infortuni di Dionisi, Corti ed Anastasio e le squalifiche di Diniz e De Risio. Un "bollettino di guerra" che però non spaventa Pillon: «C'è emergenza, è vero, ma i giocatori che sceglierò di impiegare stanno bene e saranno in grado di dare il cento per cento», ha dichiarato il tecnico al termine dell'odierna rifinitura della Guizza. «Quindi niente alibi, niente scusanti. Quella di domani sarà una partita molto importante per entrambe le squadre, che stanno cercando di raggiungere i rispettivi obiettivi. Per noi è l'ultimo treno, ce la metteremo tutta per vincere più partite possibili di qui alla fine. Insomma, ce la giochiamo e non molliamo un centimetro: questo deve essere il nostro atteggiamento. L'intenzione è dunque quella di aggredire alti l'avversario; non abbiamo nulla da perdere. Bisognerà però fare attenzione alle ripartenze, rimanendo concentrati in entrambe le fasi. In campo mi aspetto battaglia. I nostri avversari giocano in casa e vorranno vincere, cosa che desideriamo anche noi. Ho visto la loro ultima partita, quella di Piacenza, e devo dire che meritavano di vincere, anche perché possono contare su vari elementi di qualità. Bucolo terzino? Ho provato questa soluzione in settimana, ma mi prendo ancora un pomeriggio per decidere, perché in ballo c'è anche Dell'Andrea. Da un lato la grinta e l'esperienza, dall'altro la gioventù e la spensieratezza. Cercherò di fare scelta migliore anche in relazione alle caratteristiche dell'avversario. In porta? Ho già un'idea di chi schierare, per fortuna ho a disposizione due buone alternative. A centrocampo invece le scelte sono obbligate: ci saranno Mazzocco e Baldassin, sono giocatori di affidabilità. Corti e Anastasio? Non hanno recuperato dai loro problemi fisici, per cui non sono nemmeno convocati. Difesa a tre? Forse, ma eventualmente nel corso della partita, non dall'inizio. Anche perché i nostri avversari giocheranno con il tridente.  La quota playoff? Non so quanti punti serviranno, non ho fatto calcoli, so solo che bisogna vincere quanto più possibile per non avere rammarichi alla fine. In questo senso, la pausa di Pasqua può averci permesso di recuperare le energie e di lavorare bene. Ci serviva proprio».