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Vigilia Lumezzane-Padova, Brevi: “Partita complicata, riflettiamo sul tridente”

Operazione “chiusura in bellezza” per il Padova nelle ultime tre gare del 2016, a partire dalla sfida di domani pomeriggio (ore 14.30) sul campo del Lumezzane. Poi sarà la volta, prima della pausa invernale, degli scontri con Sambenedettese e...

Alessandro Vinci

Operazione “chiusura in bellezza” per il Padova nelle ultime tre gare del 2016, a partire dalla sfida di domani pomeriggio (ore 14.30) sul campo del Lumezzane. Poi sarà la volta, prima della pausa invernale, degli scontri con Sambenedettese e Albinoleffe.

«Vogliamo nove punti», hanno esclamato all’unisono giocatori e staff tecnico in settimana. D’altra parte oggi i biancoscudati si trovano pienamente in linea con l’obiettivo di inizio stagione, ossia quello di migliorare il quinto posto dello scorso campionato. E’ ora che inizia il bello. E’ ora che, senza il timore di fragorosi tracolli in classifica, la mente si sgombra e le gambe si alleggeriscono; condizioni ideali per presentarsi su un campo sempre ostico, quello del Lumezzane, con l’intenzione di dare continuità ai risultati degli ultimi mesi. Al cospetto di Altinier e compagni agirà una formazione giovane (Genevier l’unico “over 25” in rosa), agguerrita e ben schierata in campo da un tecnico preparato come Luciano De Paola. Una formazione però reduce da una bruciante sconfitta, nel recupero di mercoledì, sul campo della Maceratese. Giorni di riposo in meno, voglia di riscatto in più. Guai a sottovalutarla.

Non a caso questa mattina mister Brevi ha dichiarato alla Guizza: «Mi aspetto che la squadra affronti la partita nel modo giusto, perché sarà sicuramente una gara complicata. Non possiamo commettere alcuni errori già visti in passato, quindi ci vorrà la massima concentrazione e la massima fame; spero che i ragazzi lo abbiano capito. Il Lumezzane? Si difende, concede poco, riparte bene e a Macerata non meritava di perdere. Troveremo una formazione arrabbiata. Rispettiamo l'avversario ma la nostra attenzione è focalizzata su di noi, al fine di sbagliare il meno possibile. Gli attaccanti? Tutti e quattro disponibili. L'importante è che si allenino con lo spirito giusto così da farsi trovare pronti all'occorrenza. In questo senso, l'attacco a tre potrebbe essere un'idea sia dall'inizio che a gara in corso. Finora non avevamo potuto variare molto, ma adesso i giocatori godono tutti di una buona condizione, quindi possiamo studiare soluzioni alternative. Ciò che è certo è che spostando Neto e Altinier sull'esterno perderemmo le loro caratteristiche, quindi quello di cui parlo non sarà eventualmente un tridente in linea».