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Padova-Albinoleffe, Frosio ricorda: “Quel tiro aiutato dal vento… Per vincere quest’anno servono condizione fisica e tenuta mentale”

Nelle ultime quattro sfide in campionato disputate all’Euganeo con l’Albinoleffe, avversario domenica alle 14.30 nella sfida secca valida per la prima fase dei play off, il Padova ha ottenuto tre vittorie e un pareggio, ma andando un po’...

Redazione PadovaSport.TV

Nelle ultime quattro sfide in campionato disputate all’Euganeo con l’Albinoleffe, avversario domenica alle 14.30 nella sfida secca valida per la prima fase dei play off, il Padova ha ottenuto tre vittorie e un pareggio, ma andando un po’ indietro nel tempo c’è un precedente che mette comunque in guardia sulla necessità di affrontare queste sfide con la massima concentrazione per fare girare gli episodi dalla propria parte. Purtroppo non andò così il 25 maggio 2003 quando l’ottimo Padova di Tasso, Centofanti, Sotgia, Succi e Ginestra vide pregiudicata la promozione in serie B nella semifinale d’andata in casa proprio contro i bergamaschi, il tutto con una clamorosa serie di eventi sfavorevoli. Un gol di testa di Porrini non convalidato dall’arbitro Rocchi (ritenendo erroneamente che la palla non avesse superato la linea di porta), la clamorosa rete di Regonesi sul rovesciamento di fronte con un tiro da metà campo che sorprese il portiere Colombo, il pareggio firmato nella ripresa da Orlando e il rigore a tempo scaduto a decretare il successo ospite. Alla guida di quel Padova c’era Pierluigi Frosio, ora responsabile della società milanese dell’Aldini, gemellata con il Milan per la gestione del settore giovanile. «Ricordo perfettamente quella gara esordisce – e in particolare quella rete da centrocampo favorita dal vento. Riuscimmo a riequilibrarla, ma poi prendemmo ingenuamente un rigore». E ora via con i play off. «Una grande lotteria e, quest’anno, con 28 squadre in lizza, sarà una vera impresa arrivare fino in fondo. Se non proprio la fortuna, servirà qualche episodio favorevole dato che non mancheranno gare o fasi difficili. Saranno poi determinanti la condizione fisica e la tenuta mentale. Ogni gara ti fa stare dentro e fuori. E finita una, devi resettare e pensare alla prossima. Per il Padova aggiunge – domenica saranno fondamentali la spinta dei tifosi e, considerato il valore della sua difesa, il fatto di passare con un pareggio, ma è meglio pensare a vincerla senza prendere l’impegno sottogamba». Le favorite? «Alessandria, Parma e Lecce sono potenzialmente le più accreditate, ma poi entrano in gioco tanti fattori e le sorprese sono all’ordine del giorno». Magari di colore biancoscudato? «Lo spero, io tiferò per il Padova che in campionato si è dimostrato una buona formazione, pur con qualche passaggio a vuoto». (Da Il Gazzettino)