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Padova, Cappelletti: “Ci sono analogie con la stagione a Cittadella, gruppo unito e qualità alta”

Daniel Cappelletti

Il difensore biancoscudato rivede nell'attuale stagione quella vissuta in granata nel 2015/16

Redazione PadovaSport.TV

Nel momento straordinario del Padova capolista in Serie C, la squadra non è un’opera fatta e compiuta. Alla Guizza si continua a lavorare perché qualche aspetto da registrare c’è. È il caso della difesa, che nelle ultime cinque gare ha sempre preso gol e che non chiude una sfida con la porta inviolata dal derby con il Bassano di metà ottobre. Decisamente troppo, per chi mira a vincere il torneo. «Questo aspetto va indubbiamente migliorato», ammette Daniel Cappelletti, “senatore” della retroguardia. «Siamo riusciti a vincere tutte le ultime gare, anche andando in svantaggio come sabato scorso a Bergamo, ma subìre sempre gol è un problema. Siamo in un momento positivo, dove riusciamo a capitalizzare quanto produciamo, ma nell’arco di una stagione ci sono momenti e momenti, e smettere di prendere tanti gol potrebbe metterci un po’ più al riparo in ogni situazione». Quale pensa sia il problema? «Quelli incassati recentemente sono gol nati da disattenzioni del singolo o dell’intera squadra. La rete di Bergamo, quelle con la Triestina e il Mestre da calcio d’angolo: se riuscissimo a mantenere la porta inviolata, sarebbe ancora più facile vincere».

Con il Cittadella vinse il campionato dominando il girone. Analogie con questo Padova? «Avevamo ugualmente una rosa ampia e importante, quest’anno la situazione è simile, il gruppo è unito e la qualità dei giocatori è alta. La differenza è che qui c’è un tecnico schietto e diretto, e credo che questo ci faccia bene. Il coinvolgimento anche di coloro che giocano meno è sempre alto, io con Venturato ero dall’altra parte della barricata, non giocavo molto e forse anche per questo vedevo tutto nero, ma a Bisoli riconosco un profilo umano notevole». (Da Il Mattino)