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Padova-Cittadella atto 31: il derby tra ex, numeri e curiosità

Quello in programma domenica 21 febbraio allo stadio Euganeo sarà il derby tra Padova e Cittadella numero 31. La prima gara ufficiale nel professionismo tra le due squadre risale alla stagione 1998/99 quando il derby andò in scena addirittura...

Tommaso Rocca

Quello in programma domenica 21 febbraio allo stadio Euganeo sarà il derby tra Padova e Cittadella numero 31. La prima gara ufficiale nel professionismo tra le due squadre risale alla stagione 1998/99 quando il derby andò in scena addirittura per quattro volte visto che le due formazioni si incontrarono anche in Coppa Italia di serie C. La prima sfida assoluta della storia andò in scena all’Euganeo l’11 Ottobre del 1998 ed era valevole per la sesta giornata di andata del girone A dell’allora serie C1. La gara terminò 1-1 con le reti di Massimo Spagnolli per il Padova e di Giulio Giacomin per il Cittadella. Gli allenatori di quel primo confronto erano il biancoscudato Claudio Ottoni e il granata Ezio Glerean ed è curioso che il primo vero e proprio ex a giocare questo derby fu l’attuale preparatore dei portieri del Padova Adriano Zancopè, che dopo essere cresciuto nella primavera biancoscudata ed aver esordito in prima squadra nell’89/90, difese la porta del Cittadella per 6 anni, dal 1994 al 2000 e per altre 183 volte oltre a quella partita. Nella stessa stagione vennero giocati altri tre derby: l’1-1 in campionato al Tombolato del ritorno e il doppio 2-1 con cui il Cittadella eliminò il Padova nei sedicesimi della Coppa Italia di serie C. Quella stagione ebbe epiloghi completamente diversi per le due squadre: il Cittadella sfiorò i playoff e pose le basi per la sua prima storica promozione in serie B della stagione successiva mentre il Padova tra le cui fila militava un futuro campione del mondo come Simone Barone, fu sconfitto nei playout dal Lecco e retrocesso in serie C2 dopo che proprio una sostituzione effettuata da mister Adriano Fedele con protagonista Barone costrinse i biancoscudati agli spareggi per non retrocedere dopo una sconfitta a tavolino in una gara con il Varese (a causa della regola di aver almeno un under 21 sempre in campo). Per questo motivo le due squadre si trovarono nella stagione successiva solo in Coppa Italia di serie C dove il Padova trovò la sua prima vittoria ufficiale con un perentorio 4-0, più larga vittoria biancoscudata assoluta nella sfida. Nei 30 derby giocati finora regna ancora l’equilibrio visto che il Cittadella ne ha vinti 10, il Padova 9 e 11 sono stati i pareggi ma se si escludono quelli di Coppa Italia e si guarda solo al campionato sono invece 8 vittorie biancoscudate con 7 successi granata e 10 pareggi. Da ricordare la prima sfida a livello di serie B datata 30 ottobre 2009 e terminata 1-1 con il vantaggio siglato da Pesoli per il Citta e pareggio di Vincenzo Italiano per i biancoscudati. Quel derby, arbitrato da Paolo Silvio Mazzoleni, ora divenuto internazionale, è stato il più visto al “Tombolato” che per l’occasione richiamò ben 6.082 persone al proprio interno, attuale record d’affluenza per lo stadio cittadellese. Nell’anno del centenario del Padova e del primo derby in serie B i due destini delle formazioni padovane stavano ancora una volta per prendere strade completamente opposte: i granata conclusero al 6° posto agguantando i playoff per la serie A dove persero con il Brescia, mettendo a segno dal punto di vista del risultato la migliore stagione della storia del Cittadella; i biancoscudati invece conclusero al 19° posto ma ottennero la permanenza nella cadetteria dopo i playout contro la Triestina salvando la faccia ed evitando la retrocessione proprio nell’anno del centenario. Prima del derby d’andata della stagione corrente (3-1 per il Cittadella al “Tombolato”) l’ultimo disputato evocava ai padovani un brutto ricordo essendo stata la peggior sconfitta contro i “cugini” nella gara disputata il 22 marzo 2014 all’Euganeo e terminata 0-4. La peggior sconfitta dei granata in campionato è invece da ricercare qualche stagione prima ovvero il 4 settembre 2011 quando al "Tombolato" i biancoscudati si imposero per 4-1 grazie alle doppiette di Cuffa e Ruopolo. Numerosi negli anni gli ex della sfida e solo due di essi possono dire di aver segnato con entrambe le maglie nel derby: Toto Di Nardo (a segno per il Padova nel 2-2 del 2010 e per il Citta nel 3-3 del 2013) e l’attuale centravanti biancoscudato Cristian Altinier in rete per il Citta nel 2-2 del 2006 (gara nella quale si fece anche un autogol) e con la maglia del Padova nella gara d’andata per il momentaneo 1-1. L’attaccante mantovano del Padova è l’unico attuale ex dalla parte dei biancoscudati (11 presenze e 4 gol con il Cittadella in C1 da gennaio a giugno 2006) mentre tra i granata gli ex sono ben tre. Hanno giocato con la maglia del Padova infatti Daniel Cappelletti (3 presenze da subentrato in serie B nel 2010/11 più una in Coppa Italia), Emiliano Bonazzoli (a Padova da gennaio a giugno 2013 con 11 presenze e 3 gol, di cui uno al Cittadella in un rocambolesco 3-3) e Manuel Iori che in un’anno e mezzo con il biancoscudo tra gennaio 2013 e giugno 2014 in serie B ha totalizzato 46 presenze mettendo a segno anche 2 reti. Proprio l’attuale capitano del Cittadella aveva aperto le marcature nella partita d’andata su calcio di rigore prima del pareggio sempre dagli undici metri di Altinier e le reti di Pascali e Litteri che regalarono ai granata i tre punti. Non ultimi tra gli ex storici della sfida i due “direttori” attualmente in carica nelle due società: Fabrizio De Poli, ds del Padova, mosse i primi passi da calciatore nelle giovanili del Cittadella prima di tornare sotto le mura in veste di dirigente verso la fine degli anni ’90 lasciando i granata dopo la promozione in B del 2000; Stefano Marchetti, dg del Citta invece giocò in biancoscudato in due stagioni: da giovanissimo nell’81/82 e qualche anno dopo nell’85/86 mettendo assieme 33 presenze e 4 reti in serie C1. Tra corsi e ricorsi storici la sfida di domenica all’Euganeo è dunque lanciata: il Padova per la rivincita e l’orgoglio, il Cittadella per confermarsi con merito in testa al campionato, solo due giorni e numeri statistiche varie saranno solo vaghi ricordi, a parlare sarà il campo.

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