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Padova-Forlì, le pagelle: sugli scudi Madonna, De Risio e Altinier. Bene Mandorlini in cabina di regia

Bindi 6: Due soli interventi nella sua serata: il primo, plastico ed efficace, su diagonale a mezz’aria di Capellupo al 36’. Il secondo, a dir poco agevole, su conclusione di Spinosa ben smorzata dalla retroguardia agli sgoccioli della...

Alessandro Vinci

Bindi 6: Due soli interventi nella sua serata: il primo, plastico ed efficace, su diagonale a mezz’aria di Capellupo al 36’. Il secondo, a dir poco agevole, su conclusione di Spinosa ben smorzata dalla retroguardia agli sgoccioli della ripresa.

Sbraga 6,5: Il più positivo dei tre difensori, se non altro per l’avversario che era chiamato a marcare: l’ispirato Capellini. Ma di spazi utili l’ex Carrarese non gliene ha proprio concessi. Sempre sul pezzo.

Emerson 6: Alle prese con clienti dalla discutibile pericolosità, gestisce con ordine i pochi palloni che capitano dalle sue parti. Sul velluto.

Russo 6: Vedi Emerson, con l’unico neo della concessione, al 94’, di un invitante calcio di punizione al Forlì. Ma la pessima battuta avversaria, per suo sollievo, fa passare in cavalleria la veniale ingenuità.

Madonna 7: Assistito dall’ottimo De Risio, scende sulla fascia con ben maggior continuità rispetto alla gara contro l’Albinoleffe. Risultato? Traversoni frequenti (seppur spesso mal calibrati) e spazio per gli inserimenti in area di rigore, il primo dei quali gli frutta la gioia del suo primo gol in biancoscudato.

De Risio 7: Ristabilitosi dall’infortunio alla caviglia, torna in campo con la solita sicurezza, la solita quantità, la solita precisione. Proprio quella che gli permette, già all’8’, di servire ad Altinier un “cioccolatino” che chiedeva solamente di essere incornato in rete. Grande gestione della gara e applausi meritati da parte dell’Euganeo al momento della sua uscita dal terreno di gioco.

(dall’85’ Mazzocco): s.v.

Mandorlini 6,5: In cabina di regia si trova sin da subito a suo agio, destando impressioni molto positive. Il suo non è un lavoro statico, di semplice smistamento del pallone, bensì dinamico, con un costante accompagnamento verticale della manovra. E’ anche per questo che lo si vede più volte portarsi nei pressi dell’area di rigore avversaria. Data l’intoccabilità di De Risio e Dettori, Filipe è avvisato: la maglia da titolare, quest’anno, dovrà sudarsela.

Dettori 6: Anche alla luce della bella prova di Mandorlini, risulta meno nel vivo del gioco rispetto a sabato scorso, ma con i suoi suggerimenti in verticale riesce ugualmente ad alimentare qualche buona trama offensiva. Non griffa alcuna conclusione a rete, concentrandosi maggiormente sulla fase di copertura.

Favalli 6,5: Si riconferma in gran forma, nonostante l’affaticamento al flessore con cui ha dovuto fare i conti sin dal 1’. Infatti, oltre alle sue consuete e incisive discese sulla sinistra, si è anche reso pericoloso per due volte dalle parti di Turrin. La prima al 36’, con un colpo di testa ribattuto dalla retroguardia romagnola; la seconda al 60’, con una “puntata” mancina terminata a lato per questione di centimetri.

(dal 68’ Tentardini) 6: Un paio di buoni spunti e tanta voglia di mettersi in luce agli occhi di mister Brevi aggredendo i portatori di palla avversari per tutta la corsia di sinistra.

Altinier 7: Decisivo: prima sigla con freddezza l’1-0, poi, poco prima della mezz’ora di gioco, sfiora il raddoppio. In più, in un paio di circostanze lo si vede anche arretrare fino a centrocampo per imbastire l’azione offensiva, solitamente prerogativa esclusiva di Neto Pereira. Non ancora al cento per cento, cala alla distanza.

(dal 67' Alfageme 5,5): Viene spedito nella mischia a partita ormai acquisita. Per questo ha poche chance di mettersi in mostra. Ma quel pallone sparato alto poco dopo il suo ingresso in campo...

Neto Pereira 6,5: Sin dalle prime battute la retroguardia romagnola riserva alle sue caviglie un trattamento “di tutto rispetto”. Lui però non si fa intimorire. Anzi, sgomita, cerca l’assist per Altinier, prova in prima persona a concludere a rete. Insomma, in un modo o nell’altro semina sempre il panico. Bene così, alla faccia dell’anagrafe e dei 97’ giocati.