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Padova, Mandorlini: “Primo infortunio serio della carriera. Quando parte male…”

“Quando parte male, va peggio”. Questo il primo commento di Matteo Mandorlini dopo l’impietosa diagnosi: rottura del crociato. “Un compleanno incredibile – racconta a Il Mattino il centrocampista, che ha compiuto 30...

Redazione PadovaSport.TV

"Quando parte male, va peggio". Questo il primo commento di Matteo Mandorlini dopo l'impietosa diagnosi: rottura del crociato. "Un compleanno incredibile - racconta a Il Mattino il centrocampista, che ha compiuto 30 anni, purtroppo sono rimasto vittima di un infortunio banale: ho appoggiato male la gamba sinistra e ho sentito subito crac. Mi hanno portato via a braccia i compagni, avevo tanto male». Dalla sua casa in città, bloccato per il momento il ginocchio con un tutore, Mandorlini riesce a trovare la forza di commentare quanto gli è successo con un po’ di serenità, dopo la rabbia e la paura del primo momento: «Non mi era mai accaduto di farmi male alle gambe, questo è il primo serio infortunio che mi capita. Pensare che mi sentivo bene, a Crotone ero in panchina, rientrato in gruppo dopo essermi operato alla mano destra che mi ero fratturato nella gara contro il Pescara (terzo metacarpo, ndr). Si vede che quest’anno doveva andare così. Mi dispiace tanto, ero convinto di poter dare di nuovo un contributo importante alla causa. Invece...». Invece dovrà restare fuori sino a marzo-aprile, considerato che i tempi di guarigione da una lesione al crociato sono di 5-6 mesi.

Pur con l’amarezza cucita addosso, Matteo ha comunque trovato motivo di consolazione in queste ore negli attestati di stima e affetto che gli sono arrivati dall’ambiente. È lui stesso a raccontare: “Non credevo di ricevere così tanta solidarietà da parte della gente. Mi stanno scrivendo moltissimi tifosi, si dicono tutti dispiaciuti e mi fanno i classici auguri di pronta guarigione. Anche i compagni, che si sono resi subito conto, come me, della gravità dell’infortunio, mi sono vicini. Sotto questo aspetto, almeno, ho motivo per consolarmi». Ora c’è solo un pensiero: operarsi il più presto possibile, sperando che tutto vada per il meglio, e poi ripartire. Mandorlini ha un contratto con il Padova che scadrà nel giugno 2020: l’importante è che torni più forte di prima.