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Padova, occhi su Pordenone-Pisa. Tedino resta il prescelto perchè…

Bruno Tedino resta sempre il candidato numero uno alla panchina del Padova, adesso vacante. Il profilo giusto, per diversi motivi. La dirigenza biancoscudata vorrebbe lanciare un nuovo corso, armonizzare il rinnovato settore giovanile (che parte...

Stefano Viafora

Bruno Tedino resta sempre il candidato numero uno alla panchina del Padova, adesso vacante. Il profilo giusto, per diversi motivi. La dirigenza biancoscudata vorrebbe lanciare un nuovo corso, armonizzare il rinnovato settore giovanile (che parte dal basso, con l'inserimento dell'Academy) con la prima squadra, tradotto: provare a dar maggior fiducia ai giovani calciatori, "osare" qualcosa di più anche in ottica prima squadra. Le Nazionali giovanili nel passato del tecnico friulano hanno lasciato il segno: Tedino ha la fama di essere uno dei migliori selezionatori di talenti, un grande conoscitore della moltitudine di giovani calciatori che orbitano tra Lega Pro e serie D. Ma non c'è solo l'attitudine a lavorare con ragazzi giovani tra i motivi per cui il Padova continua a fare pressing sull'attuale allenatore del Pordenone (oggi impegnato nella semifinale di ritorno play-off contro il Pisa). Il Pordenone quest'anno ha fatto vedere forse il miglior calcio del girone. B&B cercano anche questo: far divertire, invogliare la gente a venire allo stadio a vedere il Padova. Non sarà un Padova da spese folli, ma si cercherà in qualche modo di emulare il modello Pordenone, con qualche individualità di maggior spicco rispetto all'attuale rosa neroverde. Il progetto con Tedino rappresenta il piano A: stasera, forse, dopo il verdetto play-off, ci sarà qualche schiarita all'orizzonte.