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Padova, per Trevisan arriva il rinnovo: “Manca solo la firma, è un grande onore”

«Ho già parlato con il direttore Zamuner e con il presidente Bonetto: giocare ancora con il Padova è un grande motivo d’orgoglio e di soddisfazione». Parole inequivocabili quelle di Trevor Trevisan riguardo al suo rinnovo del contratto, per...

Redazione PadovaSport.TV

«Ho già parlato con il direttore Zamuner e con il presidente Bonetto: giocare ancora con il Padova è un grande motivo d’orgoglio e di soddisfazione». Parole inequivocabili quelle di Trevor Trevisan riguardo al suo rinnovo del contratto, per il quale è questione di giorni la fumata bianca. «Mancano solo le firme. Da parte mia c’è massima voglia e apertura anche perché è stata un’annata difficile e al tempo stesso bellissima. Già l’estate scorsa è stata una trattativa facile e veloce perché c’era la voglia da entrambe le parti di raggiungere l’accordo». Considerato che alle sue spalle ha già cinque anni e mezzo di biancoscudo sulla pelle e che è ormai padovano d’azione vivendo da tempo a Padova, immaginiamo che le piacerebbe chiudere qui la carriera. «A dicembre compirò trentacinque anni e sarebbe davvero bellissimo poter terminare la mia carriera con i biancoscudati. Dopo avere vinto quest’anno il campionato, l’auspicio che è d’ora in avanti il Padova possa militare solo in serie B e A». In occasione della mega festa promozione in piazza della Frutta il difensore è stato sommerso da applausi e riconoscimenti. «Sono stato particolarmente contento, anche perché tutti sappiamo che l’inizio è stato difficile, dato che il mio ritorno al Padova in estate è stato visto come un grande punto di domanda. Non dico che abbia voluto fare ricredere i tifosi, ma da parte mia c’è stata la volontà di dimostrare che potevo fare parte di questo gruppo. E a livello personale è stata una bella soddisfazione il riavvicinamento con i tifosi, che è la parte più bella per un giocatore». Il prossimo sarà il suo dodicesimo campionato tra i cadetti: della serie, è uno specialista della categoria. Cosa servirà in più l’anno prossimo per bene figurare? «Quando una squadra vince un campionato come abbiamo fatto noi, parte già da una base solida che è rappresentata dal gruppo. E averne uno come il nostro è tanta roba sul profilo umano e tecnico, per cui si parte con una marcia in più. Poi è chiaro che quando si alza l’asticella, si alzano anche ritmo e livello dei giocatori. Non dico che siamo una squadra perfetta, ma siamo un gruppo che anche nella categoria superiore può togliersi soddisfazioni perché i valori ci sono e l’abbiamo dimostrato quest’anno: un gruppo eccezionale che nelle difficoltà ne è sempre uscito da vincitore. Abbiamo tutti un grande entusiasmo e una grande voglia di fare bene, anche noi giocatori più vecchietti». Intanto, tra due sabato vi attende l’ultima partita sul campo del Lecce con la possibilità di conquistare anche la Supercoppa. «Una volta che vinci il campionato è inevitabile staccare la spina a livello mentale e fisico. Però con il Livorno si è visto che la squadra è scesa in campo tranquilla e per il solo piacere di giocare facendo benissimo, anche se il Livorno magari era cotto avendo sofferto in campionato fino all’ultimo. A Lecce troveremo una formazione che davanti al suo pubblico non vorrà sfigurare, ma ci teniamo a fare il massimo anche in questa gara con l’obiettivo di centrare la Supercoppa». (Da Il Gazzettino)