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Padova, verso il drammatico scontro diretto con il Foggia. Ecco cosa fa ben sperare…

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E’ ancora ultimo posto solitario in classifica per il Padova, ma ci sono anche alcune certezze da tramutare al più presto in punti e vittorie. Il Livorno è salito a 20, la quota salvezza-diretta della Serie B resta a sette punti di...

Redazione PadovaSport.TV

E' ancora ultimo posto solitario in classifica per il Padova, ma ci sono anche alcune certezze da tramutare al più presto in punti e vittorie. Il Livorno è salito a 20, la quota salvezza-diretta della Serie B resta a sette punti di distanza (Cosenza a 24), ma per poter avere speranze di una rimonta la squadra di Bisoli deve cominciare a vincere. I numeri, in questo momento, non sono dalla parte del Padova, ma i segnali positivi ci sono a partire dalla tanta invocata continuità nei risultati e al non aver perso in trasferta, com’era successo per 8 volte in questo campionato, incassando anche fuori casa 25 reti. La nuova difesa costruita a gennaio con Minelli in porta e la triade Andelkovic- Cherubin-Trevisan offre la giusta sicurezza: due soltanto i gol subiti a Venezia, con il tiro dalla distanza di Segre e il rigore in pieno recupero trasformato da Di Mariano. Per il resto dell’assetto l’allenatore Bisoli ha lavorato su una squadra capace di leggere le partite e di sistemarsi a seconda delle esigenze della partita (potendo contare per esempio su Broh): con l’assenza di Lollo in mediana (dove Calvano si conferma pedina importante) il modulo è variato dal 3-5-2 al 3-4-1-2 e con l’utilizzo di un trequartista che a Cremona è stato un attaccante, Capello, preferito a Clemenza. Se c’è un dato da migliorare è proprio quello del reparto offensivo: Mbakogu (dopo essersi presentato con una doppietta all’esordio contro il Verona) ha bisogno di trovare il ritmo giusto, mentre Bonazzoli resta un attaccante di grande valore e sacrificio, sempre pericoloso nelle conclusioni. Quando arriveranno anche i loro gol il Padova potrà davvero tornare a sorridere.

Infine altro aspetto positivo è quello del capitano Nico Pulzetti, che dopo-domani soffierà sulle 35 candeline, ma che ha l’energia, la giusta carica e l’esperienza per guidare chi è rimasto del vecchio gruppo con i dieci nuovi arrivati: «Tutti si sono messi subito a disposizione e hanno capito quello che chiedeva l’allenatore. Abbiamo messo in campo la giusta grinta e dovremmo farlo sempre fino alla fine. Andiamo avanti su questa strada, cercando di mettere un po’ più di cattiveria, in certe situazioni. Mancano ancora tante partite e dobbiamo iniziare a vincere, cercando di fare più punti possibili». Ci vuole ancora un po’ di pazienza, ma oggi pomeriggio agli impianti «Geremia» della Guizza si apre una delle settimane cruciali per il Padova che all’Euganeo dovrà costruire l’impresa della salvezza: sabato, alle ore 15, arriverà infatti il Foggia, distante solo tre punti. Quelli che servono, adesso, per svoltare davvero in questo campionato. (Da La Gazzetta dello Sport)