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Santarcangelo-Padova, Cavasin: “Ai biancoscudati domani toglierei Bisoli”

Ha appeso gli scarpini al chiodo nel Padova, con il quale ha mosso anche i primi passi come tecnico allenando negli allievi nazionali per un breve periodo un giovanissimo Alessandro Del Piero. Era il Padova del presidente Marino Puggina: due...

Redazione PadovaSport.TV

Ha appeso gli scarpini al chiodo nel Padova, con il quale ha mosso anche i primi passi come tecnico allenando negli allievi nazionali per un breve periodo un giovanissimo Alessandro Del Piero. Era il Padova del presidente Marino Puggina: due annate dal 1988 al 1990 che non ha dimenticato Alberto Cavasin, domani avversario dei biancoscudati alla guida del Santarcangelo. Passando all’attualità, come vede questo Padova? «Premetto che anche se sei la squadra più forte, è sempre difficile vincere. L’ho provato per esperienza personale a Firenze in serie C. In ogni caso è scontato dire che i biancoscudati arriveranno al traguardo, per cui onore alla società che ha messo a disposizione del tecnico una squadra importante, che annovera anche giocatori di categoria superiore come Pinzi, Belingheri e Pulzetti che hanno dimostrato serietà e professionalità. Sono quelle annate da benedire perché ci sono tutte le condizioni per vincere». A proposito di Bisoli, l’ha già incrociato in carriera? «No, ma lo stimo come uomo e come professionista». Il suo collega biancoscudato ha sottolineato come la trasferta con il Santarcangelo sia la partita più difficile che potesse capitare per il momento di grande euforia che state attraversando. E che per voi battere la capolista è come salvare tutta la stagione. «Il Padova è molto più forte di noi sul piano tecnico e fisico, lo dice la classifica. Se battiamo il Padova siamo contenti, ma non salviamo la stagione: stiamo lottando per la sopravvivenza. Sulla carta è impossibile battere i biancoscudati, però cercheremo di rendere possibile ciò che appare impossibile». Domani chi toglierebbe nel Padova? «E’ una squadra molto forte tecnicamente, per cui dire un giocatore cambierebbe poco, dato che ne giocherebbe un altro dello stesso valore. Toglierei qualcosa sul piano caratteriale, e quindi leverei Bisoli. Già se rimanesse seduto in panchina sarei contento, ma so che sarà in trincea con l’elmetto per fare rendere al meglio la sua squadra». (Da Il Gazzettino)