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Padova-Albinoleffe, le pagelle: Dettori e Altinier i migliori, bene Sbraga, Emerson e Favalli, Filipe in difficoltà

Bindi 6: Colto leggermente fuori dai pali in occasione del gol di Gonzi, si fa poi trovare pronto sull’unica parata della sua serata: quella effettuata al 90’ sul tiro a giro di Minelli. Chiude infine la partita ringraziando il palo di...

Alessandro Vinci

Bindi 6: Colto leggermente fuori dai pali in occasione del gol di Gonzi, si fa poi trovare pronto sull’unica parata della sua serata: quella effettuata al 90’ sul tiro a giro di Minelli. Chiude infine la partita ringraziando il palo di sinistra per aver impedito alla conclusione di Moreo di terminare in rete. Che beffa sarebbe stata!

Sbraga 6,5: Non concede nulla, rendendosi protagonista di una gara senza sostanziali sbavature. Ricerca sempre l’impostazione palla a terra ed è tra i tanti a tentare di trafiggere Coser: prima di testa, poi da fuori area.

Emerson 6,5: Roccioso in fase di interdizione, ispiratissimo in quella di impostazione. Ai chilometrici e sempre precisi lanci che indirizza verso le punte dalle retrovie, infatti, va anche aggiunta la battuta del corner (da lui conquistato) per il gol di Altinier. Rischia di macchiare la sua prestazione in zona Cesarini con l’errata copertura finale su Moreo, ma la sorte ha voluto che quel pallone non entrasse in rete.

Russo 6: Pulito e ordinato sui pochi pericoli ospiti che è chiamato a sventare, cerca per due volte di trafiggere Coser, peccando però di imprecisione.

Madonna 6: Gara a due facce, la sua. Tanta fatica nel primo tempo, altrettanta efficacia nella ripresa. Perché se in avvio di gara non riesce a trovare l’intesa giusta con Mandorlini, nella seconda frazione risulta invece a tratti incontenibile, sfornando traversoni sempre insidiosi.

(dal 79’ Fantacci s.v.): Gli capita sulla testa un'occasione d'oro per siglare il 2-1, ma non riesce a sfruttarla.

Mandorlini 6: Per tutta la gara decisamente meno nel vivo del gioco rispetto al suo omologo Dettori, fatica a oliare i meccanismi della catena di destra in tandem con Madonna. Cerca il colpo di testa vincente al 16’, trovando però la magistrale opposizione di Coser.

Filipe 5: Il suo ruolo ideale? Quello di regista. Guardando al primo tempo biancoscudato di questa sera, però, non si direbbe. A dettare i tempi della manovra è infatti sempre stato Dettori, che ha finito col relegare il brasiliano al ruolo di semplice comparsa. Ma un’attenuante in suo favore c’è: il riacutizzarsi del dolore che lo ha costretto a zoppicare vistosamente per tutta la seconda metà della frazione.

(dal 46’ Altinier 7): Entra, segna e va anche vicino al raddoppio. Che impatto sulla gara! Che fiuto lì in area!

Dettori 7: Gran giocatore. Motore continuo in mezzo al campo, si conferma elemento imprescindibile per questo Padova. Tra lanci, suggerimenti e incursioni offensive, il pubblico dell’Euganeo questa sera ha potuto apprezzare tutta la sua qualità, abbinata a una grande intelligenza tattica. Paga qualcosa in fase di contenimento, ma è l’unico neo di una prestazione di indubitabile spessore. E i crampi a fine gara ne sono la testimonianza.

Favalli 6,5: Generoso e instancabile, scende sulla fascia con ben maggior continuità rispetto a Madonna, complice il prezioso lavoro di Dettori. Raramente impreciso sui cross, tenta anche la conclusione personale al 24’.

Neto Pereira 6,5: Passano i mesi, ma lui è sempre lo stesso: il faro della manovra offensiva. A cercare la profondità ci pensa Alfageme, tocca dunque al trentasettenne brasiliano fungere da raccordo tra i reparti, arretrando in continuazione alla ricerca della palla per smistarla in verticale. Non trova però il varco giusto, dato che le sue conclusioni vengono puntualmente ribattute dal muro bluceleste.

Alfageme 6: In netto miglioramento in quanto a tenuta e brillantezza fisica rispetto alle passate uscite, cerca costantemente lo spazio necessario per la battuta vincente, non risultando però quasi mai pericoloso dalle parti di Coser.

(dal 79’ De Risio s.v.)