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PASQUATO: “IL PADOVA E’ TORNATO QUELLO DI INIZIO STAGIONE”

All’Euganeo quest’anno ha già segnato ai biancoscudati con la maglia dell’Empoli. E ora conta di ripetersi con la Triestina. Anche perchè magari sente aria di casa, dato che è padovano di Codiverno. E quindi è una vigilia...

Redazione PadovaSport.TV

All'Euganeo quest'anno ha già segnato ai biancoscudati con la maglia dell'Empoli. E ora conta di ripetersi con la Triestina. Anche perchè magari sente aria di casa, dato che è padovano di Codiverno. E quindi è una vigilia tutta particolare per Cristian Pasquato: «Ci aspetta una partita difficile, i biancoscudati sono in netta ripresa come testimoniano le tre vittorie. Ho sentito un paio di miei amici padovani, e mi hanno detto di avere visto una squadra che sembra quella di inizio stagione, quando faceva paura. Noi purtroppo sembravano già salvi a dieci gare dalla fine avendo 42 punti, pareva una cosa facile farne un'altra decina. E invece non è stato così: adesso siamo qui, davanti c'è la partita della vita e ci giochiamo l'intera stagione. Siamo concentrati e motivati a raggiungere l'obiettivo».Nel girone d'andata con l'Empoli, come detto, un gol determinante per quel successo (3-2). Nel ritorno con la Triestina ancora il suo contributo, anche se non in termini di gol, per l'acuto pieno (2-1). La ispira proprio il Padova. «Essendo la mia città, è sempre una partita che mi piace giocare, e mi dà un pizzico di carica in più perchè ci tengo a fare bene». Quindi punta a lasciare ancora il segno? «Intanto mi auguro di giocare, dato che è da quattro partite che sto fuori. Poi questo è il mio lavoro, e devo dare il massimo anche se davanti ho il Padova. La Triestina mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco».Alla luce del migliore piazzamento in classifica potete contare su due risultati nell'ottica del doppio confronto. Un vantaggio? «Non lo chiamerei così, perchè magari questa consapevolezza ti porta a interpretare male la partita. Mi aspetto un match combattuto e spettacolare. Poi vinca il migliore, e speriamo che sia la Triestina».