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Passerella ad Albignasego per i biancoscudati con sette gol

Una passerella sotto casa per rinsaldare ancora di più il legame con la sua terra d’origine, in attesa che arrivi quello che tutti i tifosi gli stanno chiedendo da tempo: la riconferma ufficiale per la prossima stagione. Carmine Parlato ha...

Redazione PadovaSport.TV

Una passerella sotto casa per rinsaldare ancora di più il legame con la sua terra d'origine, in attesa che arrivi quello che tutti i tifosi gli stanno chiedendo da tempo: la riconferma ufficiale per la prossima stagione. Carmine Parlato ha ricevuto ieri anche gli onori di Albignasego, suo paese di residenza da più di dieci anni, e che per regalargli il giusto tributo dopo il campionato vinto, ha scomodato anche le massime autorità cittadine. Con l'assessore allo sport e tifoso biancoscudato Gregori Bottin, c'era anche il sindaco Massimiliano Barison, che prima del fischio d'inizio dell'amichevole tra Padova e Albignasego, si è complimentato con l'allenatore: «Un nostro illustre concittadino, aspettavamo da tempo questa partita per dar modo a tutti nostri appassionati di abbracciare la squadra che ha trionfato in questa stagione». Ed erano quasi in 200 ieri al campo comunale Montagna, nonostante il tempo uggioso, per applaudire i biancoscudati. Tra questi anche un grande ex come Pippo Maniero, allenatore dell'Albignasego in Prima categoria, nonché ex compagno di Parlato nel Padova nella stagione 1990/91: «Eravamo tra i più giovani di quella squadra», ricorda Maniero, «e stavamo sempre insieme. Siamo rimasti in contatto e sono molto felice che sia tornato a Padova e abbia subito vinto il campionato. Ho seguito il suo percorso di allenatore e ha fatto bene ovunque sia andato, mi auguro che venga confermato pure il prossimo anno. Anche perché era da tanto che non si respirava questo entusiasmo. Forse proprio dai nostri tempi, quelli di Puggina e Giordani». E ovviamente è questo il tema caldo. Maniero la butta sul ridere, rivolgendosi a Parlato: «Pensa se aveste vinto il campionato un mese fa quante volte ti avrebbero chiesto quando avresti firmato». «In effetti non me l'hanno mai domandato», ride il tecnico, che resta ermetico anche se regala una battuta a denti stretti, che sembra quasi un auspicio: «Vediamo in settimana». Vale a dire in questi giorni. Tra oggi e domani potrebbe muoversi qualcosa, e sia Parlato che De Poli dovrebbero incontrare Bergamin e Bonetto per arrivare a un'intesa. In ogni caso l'allenatore sembra sereno: «Sono concentrato sulla prossima partita di campionato e adesso mi fa piacere aver ritrovato un amico come Pippo Maniero. Centravanti come lui, al giorno d'oggi ce ne sono pochi. In più, dote non comune, è rimasto sempre la stessa persona umile e semplice, proprio com'era da ragazzo». La partita. Maniero incassa i complimenti ma sul campo prova anche a fare uno scherzetto all'amico, chiudendo addirittura in vantaggio il primo tempo grazie alla doppietta del suo numero dieci Niselli, riuscito in entrambe le occasioni a sfuggire alla difesa. Gol inframezzato dal centro di Pittarello, prima che nella ripresa si scatenasse Savio Amirante. Un poker di pregevole fattura quello del bomber ligure, che unito ai gol di Segato e del brasiliano in prova, Mateus, ha fissato il punteggio sul 7-2. Parlato, che ha messo a referto solo 13 giocatori, risparmiando tante pedine per l'altra amichevole settimanale che andrà in scena domani a Fontaniva, ha riproposto il 4-3-1-2 visto anche domenica scorsa contro il Kras. Schieramento che potrebbe essere lanciato anche nella prossima sfida di campionato contro l'Union Ripa La Fenadora, per dare un po' di riposo a due esterni che hanno sempre giocato nell'ultimo periodo come Ilari e Petrilli e anche per testare due centravanti di peso come Ferretti o Zubin e Amirante. Oggi allenamento pomeridiano alla Guizza