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Sala stampa Padova-Cittadella, Serena: “Siamo indifendibili”

Le dichiarazioni del post gara in sala stampa Pellizzer: Partita perfetta, non ce l’aspettavamo. Vittoria pesante aperta dal mio gol. Siamo stati bravi a non abbatterci dopo il rigore sbagliato. Le dichiarazioni del Padova in settimana ci...

Redazione PadovaSport.TV

Le dichiarazioni del post gara in sala stampa

Pellizzer: Partita perfetta, non ce l'aspettavamo. Vittoria pesante aperta dal mio gol. Siamo stati bravi a non abbatterci dopo il rigore sbagliato. Le dichiarazioni del Padova in settimana ci hanno caricato. Peccato per la vittoria del Novara

Marchetti: Siamo contenti per i tre punti che ci permettono di lottare. Queste due vittorie di fila ci danno fiducia. Già col Carpi abbiamo cominciato a ingranare e oggi abbiamo avuto un risultato importante: abbiamo strameritato. Avremo scontri diretti con Bari e Brescia e lì vedremo cosa fare. Faccio i complimenti a Djuric, ma anche a Perez e a tutti gli altri. Lo spirito di gruppo fa la differenza.

Foscarini: Una vittoria la volevamo proprio così, tonda e meritata. Sia noi che il Padova dovevamo vincere e sognavamo un risultato importante come questo. Abbiamo finalmente visto un Cittadella arrabbiato. Il percorso è lungo e la classifica complicata. Dobbiamo guardare avanti con moderato ottimismo, non troppo o cadiamo. Ho scelto questo modulo chiedendo sacrificio a Lora e per un'ora abbondante ha retto. Rigore sbagliato? Non me la sono presa così tanto perché la squadra comunque c'era quindi ero fiducioso. Un rigore sbagliato può penalizzare psicologicamente ma non è successo. Djuric? Con lui abbiamo cambiato il modo di giocare. Non mi piacciono i lanci lunghi ma al momento facciamo fatica a costruire ma con lui ho trovato una profondità che prima non c'era. Azzi? Deve crescere. Ha una gamba eccezionale e volontà di ferro, ma è migliorato tantissimo. È un giovane ma è sulla strada giusta. Stiamo ritrovando un po' anche la difesa, dobbiamo solo dare continuità. Guardate il lavoro difensivo del resto della squadra: danno tutti una mano. Ora per il Padova è difficile, questa sconfitta inguaia il loro percorso, ma non in modo definitivo. Entrambe abbiamo una lunga strada da fare, mi dispiace ma dobbiamo convivere con questa realtà.

Azzi: La vittoria è importante per la società e per la squadra, sono contento di aver aiutato. Ora ci riposiamo per martedì. È il mio primo gol tra i professionisti, è una sensazione indescrivibile. Ho cominciato a giocare a Bragancia, vicino a San Paolo. Arrivato a Paulista ho trovato un procuratore che mi ha dato una possibilità. È per Dio che sto qui, gioco per lui. Il Cittadella ha giocato una gran partita, la grinta della squadra è fondamentale, specie dopo aver sbagliato un calcio di rigore. Una dedica? A Dio, gli dedico il mio primo gol. La salvezza? Mancano 12 partite e credo che possiamo farcela.

Serena: Siamo indifendibili, non mi aspettavo una partita del genere. Sotto tutti punti di vista abbiamo deluso. Gli stessi undici hanno fatto una prestazione diversa rispetto a Varese. Capisco i tifosi. Santacroce e Benedetti facevano ripartire l'azione perché era l'unica zona in cui eravamo in superiorità. Non penso che qualcuno abbia tirato i remi in barca. Ho cercato delle risposte e non le ho trovate. Cos'ho detto alla fine ai giocatori? Niente. La cosa grave è che sono gli stessi undici interpreti di Varese.

Cuffa: patto coi tifosi? Non abbiamo parole. Io metto sempre la faccia, non perché sono il capitano. Oggi è stata una partita indecente. Non voglio dare la colpa a nessuno in particolare, siamo tutti responsabili. Perdere così fa male, non perché è il derby. Lo stato d'animo non è dei migliori ma dobbiamo cercare di giocare con dignità e orgoglio. Non so i motivi della sconfitta, altrimenti potremmo rimediare. È brutto vedere i tifosi che vanno via ma non sappiamo la ricetta per migliorare. Contestazione? Ce l'aspettiamo dopo una partita così. Noi tutti ci crediamo ancora, anche se lo stato d'animo non è dei migliori. Siamo sempre qui a dire le stesse cose, ma non serve a niente.