tutto padova

Ventura alla vigilia: “Mi aspetto il Padova con il 4-3-1-2”

Così il tecnico del Torino Giampiero Ventura nella conferenza stampa della vigilia di Torino-Padova: “Quando lo scorso anno ero venuto ad assistere la gara con il Padova avevo capito dopo dieci minuti come sarebbe andata a finire e la...

Redazione PadovaSport.TV

Così il tecnico del Torino Giampiero Ventura nella conferenza stampa della vigilia di Torino-Padova: "Quando lo scorso anno ero venuto ad assistere la gara con il Padova avevo capito dopo dieci minuti come sarebbe andata a finire e la stessa sensazione l’ho avuta nella partita di ritorno, quest’anno, con il Verona, ma non voglio esprimere le sensazioni che provo perché potrebbero essere fraintese o strumentalizzate, quindi non parlo neppure sotto tortura. In questi giorni ci siamo allenati ed abbiamo fatto un po’ di lavoro, perché dovendo giocare a distanza di pochi giorni non potremo più lavorare ad occhio e croce fino alla settimana prima della partita con l’AlbinoLeffe”. Sulla partita di domani: "Con il Padova giochiamo in casa e quindi abbiamo il “dovere” di tentare di fare il risultato, è chiaro che dovremo giocare con intelligenza. E’ vero che il Padova ha avuto un po’ di alti e bassi e un momento di difficoltà, ma è altrettanto vero che ha vinto otto gare in trasferta. E’ una squadra che aveva l’obiettivo di provare ad andare in A e oggi ha tredici punti in meno di noi e una gara giocata in più ed è quindi evidente che si aspettassero un campionato con risultati maggiori, però è una squadra che è stata costruita in un certo modo non per niente i suoi attaccanti sono Cacia, Ruopolo, Succi e Cutolo, che per la serie B è tanta roba, in mezzo al campo se non c’è Italiano c’è Milanetto e se non c’è Bentivoglio c’è Marcolini. Noi faremo la partita che riterremo opportuno fare, non ne parlo perché ogni volta che vengono lette le formazioni ufficiali dei nostri avversari ci sono non meno di tre giocatori differenti dalle aspettative e quando si legge la nostra tutti già la sapevano e a volte si conoscono pure le soluzioni che proviamo. Ci sono venti convocati e si vedrà chi gioca, tenendo presente che dobbiamo stare attenti alla gestione perché non si giocano tre partite in otto giorni ad ottobre, ma a maggio dopo dieci mesi pesantissimi. Non conosco la formazione del Padova, ma credo che giocheranno come hanno fatto nelle ultime partite con il 4-3-1-2 poi non so chi saranno le punte e chi l’uno, mentre credo che abbiano difficoltà in difesa perché gli mancano dei giocatori, ma Schiavi e Donati sono a disposizione, quindi ne mancherebbero due: il centrale difensivo e il terzino sinistro, se ci sarà Franco non andrà certo in campo un Primavera, ma un giocatore che ha esperienza, come se da noi mancasse Darmian e andasse in campo D’Ambrosio. Concettualmente gli manca solo Trevisan, l’unico che giocava sempre ultimamente".