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Vigilia Mori-Padova, si va verso il 4-2-3-1. Parlato: “Bisogna dare continuità , voglio una squadra attenta. Zubin trequartista? Sto valutando”

“E’ ora di tornare a dare continuità di punti. Mi aspetto un Padova attento e consapevole di ciò che vuole: fare la prestazione e portare a casa la vittoria”. Al termine della rifinitura della vigilia, Parlato carica i suoi in vista...

Redazione PadovaSport.TV

“E' ora di tornare a dare continuità di punti. Mi aspetto un Padova attento e consapevole di ciò che vuole: fare la prestazione e portare a casa la vittoria”. Al termine della rifinitura della vigilia, Parlato carica i suoi in vista della gara di Rovereto contro il Mori Santo Stefano. Buone notizie dall'infermeria: Mazzocco e Salvadori hanno recuperato dai rispettivi acciacchi e saranno dunque della partita, andando a raggiungere il numero degli under da schierare per regolamento insieme a Lanzotti e Bortot. Convocati anche Degrassi e Thomassen, che si accomoderanno però in panchina. Per quanto riguarda il modulo, si va verso il ritorno al tradizionale 4-2-3-1, schema di gioco provato e riprovato questa mattina alla Guizza con qualche novità sulla trequarti: al di là del ballottaggio sulla destra Ilari-Dionisi (Petrilli è invece sicuro di una maglia da titolare sulla catena di sinistra), Parlato sta riflettendo su un possibile impiego di Zubin alle spalle di Ferretti, a discapito di capitan Cunico, come confessa lui stesso ai cronisti al termine della sessione: “Zubin è un giocatore polivalente, e quello di trequartista è un ruolo che ha già ricoperto in passato. Sto valutando anche questa soluzione, comunque io nella stanza dei bottoni a scegliere la formazione da schierare mi ci chiuderò oggi pomeriggio e questa sera. Per quanto riguarda il modulo, i ragazzi ne hanno memorizzati due, per cui farò le mie scelte liberamente. Può darsi che si cambi schema di gioco anche durante la partita, ho giocatori con caratteristiche diverse che mi permettono di farlo. La cosa migliore per un allenatore sarebbe tenere un modulo con continuità per tutta la stagione, ma la regola dei giovani da schierare e le varie defezioni legate alle situazioni di campo non ci permettono di farlo. Domani mi aspetto di vincere. Ciò che conta sono i tre punti, il resto sono chiacchiere. L'importante è che siano state smaltite tutte le scorie di Mogliano ed in settimana abbiamo lavorato con grande attenzione sulla fase difensiva per non subire gol. Poi, per carità, siamo tutti umani e le difficoltà dal punto di vista psicologico possono esserci, ma adesso è veramente ora di lasciarcele alle spalle. Forma fisica carente? No. La squadra sta bene. Forse si ha quest'impressione perché a Padova negli ultimi anni si è vissuto un calcio d'alto livello. La verità è che con una preparazione iniziata in ritardo e “spezzettata” dalla valutazione di decine e decine di giocatori, bisogna ringraziare il cielo che ad inizio campionato i ragazzi siano subito partiti a tremila. Per il resto è ovvio che nell'arco di trentaquattro partite, ne possano scappare tre o quattro di appannamento, ma il problema non sta nella condizione fisica del collettivo. Al massimo in quella di qualche singolo che magari ha tirato la carretta fino ad ora. Che partita mi aspetto? Siamo due squadre che lottano per obiettivi opposti ed il campo che troveremo è un'incognita per entrambe. Prevedo una partita in cui ci saranno pochissimi spazi, per cui dovremo approfittare con cinismo dei pochi varchi che ci concederanno. Rispetto all'andata loro ci conoscono meglio, c'è il rischio la partita si “blocchi”. Ma noi guardiamo in casa nostra: le priorità saranno attenzione, concentrazione e voglia di sfondare la rete. Loro saranno ben abbottonati dietro, occorrerà aggredirli ma allo stesso tempo rimanere razionali. Pittarello al Viareggio? Sono contento per il ragazzo, che in questo momento è un po' chiuso da giocatori esperti. Spero che prenda parte a questa competizione con serietà. Ma spero anche di non ritrovarmi qualche defezione di troppo in attacco in quel periodo lì. La sosta della prossima settimana? Quando si è sul pezzo e c'è una sosta è facile “mollare la presa”. Ma ne approfitteremo per ricaricare le energie”.