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Vittoria nel triangolare, oggi riposo. Parlato: “C’è ancora tanto da lavorare”

Un Padova in rodaggio e ancora da registrare, quello che scende dall’Altopiano di Asiago e si tuffa nel clima polveroso e duro di un triangolare di metà agosto che ha il sapore della realtà. Una realtà da metabolizzare in fretta, che parla...

Redazione PadovaSport.TV

Un Padova in rodaggio e ancora da registrare, quello che scende dall’Altopiano di Asiago e si tuffa nel clima polveroso e duro di un triangolare di metà agosto che ha il sapore della realtà. Una realtà da metabolizzare in fretta, che parla della necessità di calarsi nei panni di una squadra chiamata ad affrontare la Serie D partendo da zero. E quando è così gli incidenti di percorso sono sempre dietro l’angolo. Gli avversari si chiamavano Mestre e CalviNoale e, nonostante questo, a Noale arrivano in trecento per seguire il nuovo Biancoscudo. Che ha la faccia pulita di Ferretti, la voglia e la classe di Cunico, il talento di Minincleri e Ilari, la sicurezza fra i pali di Petkovic e l’esperienza di Dionisi e di Segato. Magari ci vorrà qualche altro ritocco, magari si riuscirà a recuperare Alessio Mania (infortunatosi al ginocchio, ma che in una ventina di giorni potrebbe recuperare), magari arriverà Daniel Niccolini che a Pordenone insistono nell’accostare al suo vecchio maestro Carmine Parlato, magari i giovani che completeranno l’organico saranno in grado di far fare il salto di qualità alla squadra. Che si schiera contro il Mestre con il 4-3-3, modulo prediletto da Parlato, che punta su Ferretti e che trova il vantaggio su calcio di rigore al 28’ con Cunico (fallo su Ferretti). Poi si scatena «El Rulo», già idolo della tifoseria che, nove minuti dopo, da terra con un lob da applausi, scatena l’entusiasmo del pubblico. A chiudere il conto, sul 3-0, ci pensa ancora Cunico, bravo a trasformare il secondo penalty del pomeriggio concesso per un fallo assai discutibile subito da Ilari. E così l’1-0 del Mestre nella prima partita sul CalviNoale trasforma in decisiva l’ultima uscita del pomeriggio pre-ferragostano. Quarantacinque minuti di livello assai basso, complice la preparazione e la stanchezza, ma che regalano una fiammata quando Formigoni svetta di testa a pochi secondi dal fischio finale e batte il portiere del CalviNoale Fortin. Un altro guizzo da applausi, che aiuta Parlato nel suo difficile lavoro.«Queste amichevoli ci servono per mettere benzina nelle gambe – spiega l’allenatore – e posso ritenermi soddisfatto. C’è ancora tanto da lavorare, di questo ne siamo consapevoli. Vorrei dedicare un pensiero ai nostri tifosi che, anche oggi sono venuti in tantissimi a Noale a seguirci: sono stati meravigliosi, già lo sapevamo e ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione. Lotteremo con loro dal primo all’ultimo minuto della stagione. Ci stiamo preparando per la prima di Coppa Italia, l’obiettivo è quello di fare bella figura alla prima davanti al nostro pubblico». Conclude il mister: «Vincere il campionato? L’ho già detto e ribadito, piedi per terra, avanti e pedalare. I campionati si vincono sul campo e non a parole».