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Calo spettatori, il parere della Fattori

Non smette di imperversare nelle discussioni dei tifosi, il tema del calo del pubblico registrato in questa stagione all’Euganeo, nonostante i buoni risultati offerti dalla squadra di Pea. In merito si è voluta esprimere anche la Tribuna...

Redazione PadovaSport.TV

Non smette di imperversare nelle discussioni dei tifosi, il tema del calo del pubblico registrato in questa stagione all’Euganeo, nonostante i buoni risultati offerti dalla squadra di Pea. In merito si è voluta esprimere anche la Tribuna Fattori, intervenendo nella discussione con una lunga disamina del problema tra le pagine del proprio sito ufficiale. «I motivi per cui il pubblico scarseggia (non solo a Padova) in realtà li conosciamo perfettamente tutti», spiegano gli ultras biancoscudati, «e qualsiasi altra motivazione si può addurre (shopping, maltempo, freddo, ecc) rientra nella categoria delle scuse che spesso si tirano fuori per non dire la verità». I tifosi indicano i due fattori che, a detta loro, hanno causato il crollo degli spettatori. Uno è comune a tutta Italia: «Tessera del tifoso, leggi speciali e troppo calcio in tv». L’altro è solo e soltanto padovano e risponde al nome dello stadio Euganeo. «Una vera e propria piaga. È inutile che ci giriamo tanto intorno: è uno stadio anti-calcio e anti-tifo, e i tifosi lo odiano sempre più ogni anno che passa. Del resto, la partecipazione che ha visto il “Ritorno all’Appiani” di quest’estate ha convinto anche i più scettici, quelli che di fronte all’evidenza ancora negavano e sostenevano che “l’Euganeo è un bello stadio e la partita si vede bene, tranne che nelle due curve”. Aggiungiamoci i numerosi disagi che causa uno stadio in estrema periferia, in una zona raggiungibile solo in auto (alla faccia dell’incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici) e in cui non esiste la benché minima forma di servizio per il tifoso». La soluzione, in questo caso, è solo una: «Basterebbe poco a migliorare un attimo la situazione. Basterebbe rendere l’Euganeo quanto meno simile ad uno stadio per il calcio».