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Coronavirus, la situazione nel calcio: sale a sei il numero dei calciatori contagiati in serie A

Coronavirus, la situazione nel calcio: sale a sei il numero dei calciatori contagiati in serie A

E sei. Dopo quella di Manolo Gabbiadini, annunciata giovedì, la Sampdoria ha comunicato ieri «la positività al Covid-19 di Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby e del dottor Amedeo Baldari», storico medico sociale...

Redazione PadovaSport.TV

E sei. Dopo quella di Manolo Gabbiadini, annunciata giovedì, la Sampdoria ha comunicato ieri «la positività al Covid-19 di Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby e del dottor Amedeo Baldari», storico medico sociale blucerchiato, che per ovvie questioni anagrafi- che è la persona oggi più atten- tamente monitorata. I tamponi dei cinque sampdoriani sono stati analizzati presso l’ospedale San Martino, e il loro esito comunicato ieri. Il club di Corte Lambruschini ha inoltre fatto sapere che i cinque «sono tutti in buone condizioni di salute e nei loro domicili a Genova». Ma anche la Fiorentina, in serata, ha dato l’annuncio del- la prima positività nella rosa di Iachini: è Dusan Vlahovic, asintomatico e in isolamento a casa: «Tranquilli farò gol anche al virus».

E dire che sin dai primi tempi in cui era apparso chiaro il forte rischio di contagio sul territorio, la Sampdoria aveva messo in atto un severissimo protocollo per blindare la squadra di Ranieri. Chiudendo, di fatto, a tutti il centro sportivo «Mugnaini» (quotidianamente sanificato dopo ogni seduta di allenamento) e fissando alcune regole ferree, fra cui quella di non consentire più contatti fra tesserai e tifosi all’uscita dal campo, per selfie o autografi. Precauzioni che, alla luce dei fatti, non sono evidentemente bastate. Ora, però, esiste il timore che il contagio possa essere ancora più diffuso, anche se fortunatamente ad ora non segnalati altri giocatori o dipendenti con uno stato febbrile. La situazione viene attentamente monitorata. E, nell’impossibilità di Baldari di occuparsene personalmente, sono intervenuti di supporto al medico sociale i dottori Claudio Mazzola e Gian Edilio Solimei, amici e, da anni ormai lontani, collaboratori stretti della società blucerchiata. Che ha poi ribadito di avere «immediatamente applicato tutte le procedure previste dalla normativa: tutte le sedi del club sono chiuse, la squadra, i dirigenti e i dipendenti potenzialmente coinvolti sono in auto-isolamento domiciliare volontario». Il club, che presto scenderà in campo al fianco delle strutture sanitarie genovesi, ha poi voluto lanciare un messaggio alla collettività, invitando tutti a rispettare le disposizioni ministeriali e regionali per affrontare insieme questo periodo. Andrà tutto bene. Uniti ce la faremo. Restate a casa». Un assist al governatore ligure Giovanni Toti, che ieri ha lanciato l’ennesimo appello ai cittadini affinché oggi e domani continuino a rimanere a casa, ripreso anche da Ekdal. Il quale, con un tweet, ha voluto innanzitutto rassicurare tutti sulle proprie condizioni: «Grazie per la vostra vicinanza. Mi sento meglio: spero che tutti prendano sul serio questa malattia. Se sentite i minimi sintomi, restate a casa».

Anche la Fiorentina sta monitorando la situazione, innanzitutto ricostruendo i contatti recenti di Vlahovic e poi monitorando altri tesserati che lamentano dei lievi malesseri. Il serbo, fra l’altro, due giorni fa era andato a correre a Firenze in parco delle Cascine, facendo alcuni selfie con dei tifosi, ora potenzialmente a rischio in seguito all’acclarata positività dell’attaccante. Ma non è tutto: perché nei giorni scorsi si era svolta una riunione a cui hanno preso parte giocatori e dirigenti, con tutti i possibili e conseguenti rischi di contagio. (Da La Gazzetta dello Sport)