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Facebook, la policy severa rende innominabile un calciatore: raffica di account sospesi

Da poco il social network per eccellenza, ovvero Facebook, ha reso più severo il proprio regolamento. Il risultato? A volte surreale. Vista la gestione di una mole esorbitante di contenuti da monitorare, il colosso fondato da Zuckerberg si è...

Redazione PadovaSport.TV

Da poco il social network per eccellenza, ovvero Facebook, ha reso più severo il proprio regolamento. Il risultato? A volte surreale. Vista la gestione di una mole esorbitante di contenuti da monitorare, il colosso fondato da Zuckerberg si è dotato da circa un anno di regole molto precise per moderare i contenuti violenti, razzisti o sessualmente espliciti, ma per farle rispettare spesso prende colossali... granchi. E' il caso dell'ex calciatore del Padova Francesco Finocchio, oggi al Renate, menzionato da alcuni utenti nei commenti sulla partita: l'algoritmo (o il controllo "umano", ancora non è chiaro) avrebbe trasformato il cognome del giocatore in un epiteto discriminatorio, provvedendo, anche a distanza di mesi, a sospendere l'account di chi ha semplicemente nominato Finocchio su qualche post facebook (e molti stanno scoprendo proprio adesso di essere stati punti da questo "eccesso di zelo" da parte del social network).

Finocchio, mettila fuori! L'attaccante del Renate non è nuovo a misunderstanding sul suo cognome. Qualche anno fa, come documentato da più fonti giornalistiche, durante l'incontro del campionato Primavera fra Bologna e Parma, l'allenatore rossoblù Magnani fu dapprima squalificato (poi graziato, una volta scoperto il malinteso), per aver urlato "Finocchio, mettila fuori", per favorire i soccorsi in campo a un suo giocatore. Errore scovato, referto morbido: nessuna squalifica.