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Giorgia, Federico e quelle parate a Castelmassa

La morte di Giorgia Libero ha colpito dritto nel cuore Padova e l’Italia intera. Una ragazza aggrappata alla vita con tutte le sue forze che si è arresa a un ineluttabile, tragico destino. Che ha saputo creare empatia, raccontando il suo...

Stefano Viafora

La morte di Giorgia Libero ha colpito dritto nel cuore Padova e l'Italia intera. Una ragazza aggrappata alla vita con tutte le sue forze che si è arresa a un ineluttabile, tragico destino. Che ha saputo creare empatia, raccontando il suo male sui social network. Vorremmo dedicare un pensiero a chi questa notte ha perso una figlia, un'amica preziosa e una fidanzata. Ma in particolare, oggi, il nostro abbraccio virtuale va a Federico Morandi, portiere e volto noto del calcio padovano, nato nelle giovanili del Vicenza e con una lunga esperienza tra Promozione, Eccellenza e serie D. E' stato lui a tenerle la mano fino all'ultimo respiro. Federico che sempre quattro anni fa ha rischiato di morire per la sua passione, il calcio, colpito da una ginocchiata accidentale, durante una delle sue uscite, a difendere la sua porta. Su quel campo di calcio, a Castelmassa, dopo essere miracolosamente uscito dalla Rianimazione, ci tornò dodici mesi dopo risultando il migliore in campo: parò tutto, anche i sassi, come dice ancora qualche cronista "vecchia maniera". Dedicò quella partita indimenticabile alla mamma Rosetta, scomparsa poco tempo prima, per quello stesso male che stanotte ha portato via Giorgia. Il nostro pensiero oggi va soprattutto a lui, graffiato dalla vita in modo assurdo, perchè siamo sicuri che saprà rialzarsi ancora. Come quel giorno a Castelmassa.