pddintorni

Il Mattino: per il Coni il Plebiscito costa 7 milioni. Pasqualetto e Bianzale: “Speriamo che Penta ascolti i cittadini”

Il Mattino prosegue nella sua battaglia anti-Plebiscito, pubblicando un documento riservato del Coni: il progetto Plebiscito costerebbe quasi 7 milioni, 6.796,302 per l’esattezza. Tale documento, che attesta il parere favorevole del Coni per...

Redazione PadovaSport.TV

Il Mattino prosegue nella sua battaglia anti-Plebiscito, pubblicando un documento riservato del Coni: il progetto Plebiscito costerebbe quasi 7 milioni, 6.796,302 per l'esattezza. Tale documento, che attesta il parere favorevole del Coni per la realizzazione dello stadio, è arrivato da Roma a Palazzo Moroni circa un mese fa. Nell’oggetto del documento, citato spesso da Bitonci e l’ex assessore allo sport Cinzia Rampazzo, ma mai reso pubblico, si legge chiaramente: «Ristrutturazione ed ampliamento dello stadio Plebiscito per complessivi 6.796, 302 milioni. Richiesta di parere pervenuta in data 4 agosto 2016». Secondo Il Mattino, una netta smentita rispetto a quanto dichiarato da Bitonci sui reali costi dell'operazione-Plebiscito.

L'ormai ex sindaco Bitonci ha più volte evidenziato che dalle casse comunali sarebbero usciti solo 3 milioni per il primo stralcio, mentre il secondo (che prevede la copertura dello stadio e la congiunzione tra curve e tribune) sarebbe stato fatto solo con finanziamenti privati (a tal proposito, mercoledì scorso Cinzia Rampazzo ha reso noto l'interesse di un grosso sponsor, pronto a coprire la spesa del secondo stralcio).

«A questi 7 milioni bisogna aggiungere altri due milioni di espropri e quindi si arriva a 9 milioni, come noi diciamo da tempo - hanno commentato al Mattino Manuel Bianzale e Carlo Pasqualetto, i due ex consiglieri comunali forzisti, sospesi dal partito dopo aver firmato, assieme ad altri 15, il documento che ha provocato la capitolazione della giunta leghista. «Bitonci ha sempre mentito sull’effettivo costo dello stadio Plebiscito dicendo che sarebbero bastati 3 milioni, e adesso vorremmo sapere da lui chi dovrebbe pagare l’eventuale differenza. Fortunatamente manca ancora il progetto esecutivo, senza il quale non si va avanti». Ora spetterà al commissario prefettizio Michele Penta prendere una decisione nelle prossime settimane. Sarà lui ad arrestare il progetto e lasciare ogni decisione alla prossima amministrazione o a farlo andare avanti. «Auspichiamo che Penta, persona seria e competente, valuti con attenzione i costi e gli affidamenti dei lavori. E speriamo anche possa ascoltare i tanti cittadini, con cui invece Bitonci litigava, contrari al nuovo stadio. Magari attraverso lo strumento del referendum che ha già sperimentato, democraticamente, a Bolzano per la realizzazione di un megastore in centro».