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Il Mattino: solo pullman e panini per risparmiare sulla Primavera

Da Il Mattino di oggi: Saremo anche in regime di spending review, ma al Padova, società per azioni a capitale privato, il primo comandamento è il contenimento dei costi. Più si risparmia e meglio è, anche se ci vorrebbe ogni tanto un po’ di...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino di oggi:

Saremo anche in regime di spending review, ma al Padova, società per azioni a capitale privato, il primo comandamento è il contenimento dei costi. Più si risparmia e meglio è, anche se ci vorrebbe ogni tanto un po’ di buonsenso e non... esagerare. Perché diciamo questo? Perché quanto è accaduto alla Primavera allenata da Massimo Storgato, e ai suoi dirigenti, nel weekend di Pasqua lascia sconcertati. I baby biancoscudati sono stati invitati a partecipare al 24º Memorial “Claudio Sassi”, in programma su 12 campi delle province di Modena e Reggio dal 18 al 20 aprile. Sedici le squadre iscritte nella categoria Under 18, divise in quattro gironi. Il Padova, inserito nel gruppo C, con Parma, Chiasso e una formazione del Ghana, ha affrontato per primi gli svizzeri venerdì alle 17.45. Successo per 3 a 1 e dietrofront da Fiorano e dintorni, dove si disputavano le partite, sino a casa. La cena? Un cestino da viaggio, con panini al formaggio e al prosciutto preparati alla Guizza. Il giorno dopo nuovo viaggio sino in Emilia, per giocare, alla stessa ora, contro la Sanmichelese, compagine di dilettanti che aveva preso, nel frattempo, il posto dei ghanesi, ritiratisi. Successo per 2-0 dei veneti e copione identico a quello del giorno precedente: immediato rientro a Padova, altre due ore di pullman, stavolta con panini offerti dall’organizzazione. Niente cena, nonostante la possibilità di farlo in uno dei ristoranti della zona, a un prezzo convenuto di 12 euro a testa. Arrivo a Padova verso le 23, e Storgato convocava tutti per la mattina successiva alle 8, per ritornare nel Modenese. Per fortuna, i 5-6 trevigiani e veneziani della rosa erano stati fatti rientrare in auto insieme ai genitori, che li avevano seguiti al torneo. Altrimenti, dove avrebbero dormito? La domenica di Pasqua sfida con il Parma alle 11(e la comitiva giungeva un’ora prima dell’inizio della gara) con pareggio: 1-1. A pari punti (7), i gialloblù emiliani passavano per una migliore differenza reti (+ 9 rispetto a + 4) e accedevano alla semifinale con il Cagliari, che poi si sarebbe aggiudicato il torneo. Fuori dalla competizione, ed essendo l’ora di pranzo, che cosa ci si sarebbe aspettato da una società seria? Che mettesse i propri ragazzi a tavola e li rifocillasse. Niente di tutto ciò. Ci ha pensato l’organizzazione, pagando loro il pranzo. Così, in poco più di 48 ore, Murano e compagni si sono sciroppati quasi 1.000 chilometri su e giù per le autostrade di Veneto ed Emilia. Vi sembra serio tutto ciò? Per non parlare di quanto è successo in campionato. Sabato 29 marzo, a Lanciano, dov’era di scena alle 11 del mattino e dove ha vinto 4-1, il Padova è stato costretto a mangiare al... sacco, fermandosi in una piazzola di servizio dell’A/14 per consumare un veloce pasto a base di panini e un po’ di frutta. D’accordo moderare le spese, ma come si fa a trattare ragazzi di 17-18 anni in questo modo?