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Lite su facebook sulla questione ultras: Toniato denuncia il “fake”

Riceviamo dal consigliere comunale Michele Toniato e pubblichiamo: Da qualche tempo vengo sistematicamente attaccato sulla mia pagina facebook da quelli che ho motivo di ritenere falsi profili o “fake” dietro ai quali si cela un’altra...

Redazione PadovaSport.TV

Riceviamo dal consigliere comunale Michele Toniato e pubblichiamo:

Da qualche tempo vengo sistematicamente attaccato sulla mia pagina facebook da quelli che ho motivo di ritenere falsi profili o “fake” dietro ai quali si cela un’altra identità. E’ successo le prime volte a seguito di un voto in consiglio comunale o per aver espresso liberamente le mie opinioni su alcuni argomenti, in particolare dopo quanto ho dichiarato in merito alla tessera del tifoso e soprattutto dopo aver espresso alcune legittime perplessità sul provvedimento restrittivo ai danni dei 44 tifosi del Padova che si sono recati a Castellamare di Stabia, consapevoli che non avrebbero potuto entrare allo stadio perché privi della tessera del tifoso.

Proprio a seguito di questa mia riflessione sono stato attaccato da uno di questi “fake” che ha tappezzato la mia bacheca di riferimenti a violenza e razzismo, inducendo i miei amici a pensare che io sia un violento e un razzista, quando evidentemente chi mi conosce sa che tutto ciò che è violenza, scontro, insulto, razzismo o quant’altro non mi appartiene, non mi è mai appartenuto, né mai mi apparterrà perché non fa parte della mia storia personale, della mia cultura, della mia sensibilità e del mio modo di agire e di pensare. Credo di aver sempre dato prova di credere convintamente nel dialogo, nel confronto e nel rispetto reciproco SENZA SE E SENZA MA. Ho sempre negato ogni forma di violenza e sempre esaltato invece la dialettica tra le persone.

Per questi motivi questa mattina mi sono recato presso gi uffici della Polizia postale di Padova dove ho esposto queste spiacevoli e gravissime situazioni che hanno molto turbato la mia serenità e offeso la mia onorabilità perché di fatto distorcono la mia immagine in modo inaccettabile. Auspico ovviamente che la legge faccia il suo corso, rimanendo pronto ad ogni ulteriore chiarimento su questa triste vicenda.

Posso accettare qualsiasi critica o opinione politica diversa, sono il primo a volermi confrontare con chi non la pensa come me, ma non accetto che venga intaccata la mia sfera personale. Ecco il motivo che mi ha spinto a rivolgermi all’autorità competente.

Con riferimento al ricordato episodio del Daspo emesso nei confronti dei tifosi del Padova, pur non conoscendo cosa sia successo esattamente nei dettagli e pur non mettendo in dubbio l’operato delle forze dell’ordine (tra le quali peraltro ho anche dei cari amici), mi sento comunque di evidenziare come il sistema abbia mostrato ancora una volta le sue falle. Lo dico convintamente soprattutto se confrontiamo questo episodio con gli atti di vandalismo compiuti da “tifosi” tesserati del Napoli a Torino  o dai beceri cori di alcuni tesserati “tifosi” veronesi a Livorno contro il defunto Piermario Morosini. E’ evidente che questi per me non sono tifosi e tali episodi vanno fermamente condannati, ma ciò che invece mi sento di criticare è il processo alle intenzioni contro tifosi che – a quanto sembra – nulla avevano commesso se non essersi recati al seguito della squadra. Io francamente non avrei mai fatto quella trasferta, ma questo provvedimento lo ritengo eccessivo. Sarà in ogni caso l’autorità giudiziaria a stabilirlo.

Un’altra considerazione: non mi piacciono le generalizzazioni, non mi piace “fare di tutta l’erba un fascio” e definire gli ultras “disadattati sociali” o “sottospecie umane” è come dire “i politici sono ladri”, “i politici rubano e sono corrotti” ecc. Sono convinto che il rispetto non possa mai venire meno, è fondamentale, soprattutto se si parla di personaggi pubblici o che ricoprono incarichi pubblici. Resto convinto che il dialogo e il confronto siano sempre l’arma migliore per evitare gli insulti e lo scontro (verbale o fisico): dal dialogo e dal confronto nasce la conoscenza, dalla conoscenza la stima e – perché no – a volte anche un rapporto di amicizia. Bisogna investire molto di più nel confronto, lo dico prima di tutto a me stesso, ma se non ci si confronta con chi la pensa diversamente da noi allora si resta arroccati sulle proprie posizioni, a volte esasperate, non si contribuisce a creare un clima disteso e sereno, ma si alimenta l’esasperazione, lo scontro, a volte l’odio. Serve un passo indietro, credo ne valga davvero la pena.Michele Toniato - consigliere comunale Italia dei Valori - Padova