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Padovani alle Olimpiadi: in quattro sono già sicuri

Dopo Ruggero Pertile e Chiara Rosa, altre due atlete padovane hanno già strappato il pass per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Padovane adottive, a dir la verità, visto che una, la 25enne Laura Teani, è di origini bergamasche, mentre...

Redazione PadovaSport.TV

Dopo Ruggero Pertile e Chiara Rosa, altre due atlete padovane hanno già strappato il pass per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Padovane adottive, a dir la verità, visto che una, la 25enne Laura Teani, è di origini bergamasche, mentre l'altra, la sua coetanea Elisa Queirolo, proviene da Santa Margherita Ligure. Entrambe, però, sono colonne portanti della Lantech Plebiscito, che da un paio d'anni sta dominando le scene della pallanuoto tricolore. E Teani, in particolare, può a tutti gli effetti essere considerata una di casa, visto che difende i colori della società di via Geremia da nove stagioni. Il lasciapassare a cinque cerchi l'hanno ottenuto grazie al secondo posto nel torneo di qualificazione olimpica che si è svolto a Gouda, in Olanda, con il Setterosa piegato in finale dalle campionesse iridate degli Stati Uniti per 11-6. L'obiettivo era, però, già stato centrato qualche giorno prima, superando il Canada per 8-7 ai quarti e di fatto estromettendo dalla corsa un'altra atleta che gioca con il club del Plebiscito, la centroboa Christine Robinson, unica straniera del team. Entrambe le azzurre sono rientrate a Padova nella serata di ieri e da stamattina si rimetteranno al lavoro agli ordini di coach Posterivo, visto che da preparare c'è la trasferta di sabato in casa del Bogliasco, proprio la rivale che, un paio di settimane fa, ha soffiato la Coppa Italia alla Lantech, nell'occasione priva, però, delle sue nazionali. «È un sogno che si realizza», le prime parole di Laura a commento dell'impresa. «Sul piano personale mi sarebbe piaciuto giocare un po' di più, ma sono ugualmente contentissima». «Ci credevamo e abbiamo fatto tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo», le fa eco Elisa, che sulla carta figura essere un difensore, ma in realtà è il motore del gioco della squadra padovana. «In particolare sono contenta per la tripletta realizzata nel delicato match disputato contro l'Olanda: è stato bello essere protagonista di una partita così importante». Per tutt’e due a Rio ci sarà l'esordio ai Giochi olimpici. Ma un pensierino in linea teorica possono ancora farlo pure Laura Barzon e Sara Dario, che non hanno partecipato al torneo e ai precedenti Europei, ma rientrano comunque nel gruppo allargato da cui pesca le sue atlete il Ct Conti. E considerando quanto è stata determinante la presenza delle due ragazze nelle ultime stagioni vittoriose della Lantech, appare strano che le nostre pallanuotiste non debbano andare a Rio. (Da Il Mattino)