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Rabbia Alessandria: play-off e tanta tensione da smaltire

E’ andata come logica voleva, per una piccola porzione di pomeriggio i tifosi hanno sognato il «miracolo» ma così non è stato. Chiuso il doloroso capitolo della serie B diretta, ora però se ne apre un altro per l’Alessandria, che da...

Redazione PadovaSport.TV

E’ andata come logica voleva, per una piccola porzione di pomeriggio i tifosi hanno sognato il «miracolo» ma così non è stato. Chiuso il doloroso capitolo della serie B diretta, ora però se ne apre un altro per l’Alessandria, che da mercoledì lavorerà per gettarsi alle spalle i fantasmi del ritorno e provare ad acciuffare la promozione attraverso la via più tortuosa, cioè i playoff. Primo turno evitato, ma il secondo non sarà certo agevole, visto che è in preventivo una trasferta al Sud (con la

vincente di Siracusa-Casertana), su campi notoriamente caldi. L’avversaria peggiore non è però quella riservata dal calendario, ma l’ansia e la paura che aleggiano nella testa dei grigi. Un paio di settimane potrebbero rivitalizzare la squadra, che però ha limiti enormi a livello caratteriale. Li aveva evidenziati Braglia, li ha ribaditi il sostituto Pillon: «Non sappiamo gestire i risultati» una delle constatazioni del tecnico. In campionato Gonzalez e compagni hanno fatto vivere ai tifosi picchi elevatissimi di entusiasmo ma anche di profonda amarezza, poi sfociata nella rabbia delle ultime settimane. I tanti fumogeni lanciati in campo sabato faranno arrivare una multa salata, molti giocatori sono finiti nell’occhio del ciclone e c’è anche stata una profonda spaccatura fra il tifo della curva e quello della tribuna. Tutti elementi sui quali Pillon ha invitato i giocatori a non fossilizzarsi, ma che l’ambiente non sia idilliaco è un dato di fatto. L'allenatore ha comunque suonato la carica: «Dobbiamo pensare alla prima di sei partite che giocheremo fino alla finale, perché vogliamo andare fino in fondo. Credo in questo gruppo, sfrutterà l’ultima possibilità». (Da La Stampa di Alessandria)