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Vecchio Chievo, De Giorgis fa i conti: “Senza svincolo dei giocatori ci saremmo salvati”

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Le parole dell'ex direttore sportivo gialloblu: "C'erano più di 20 milioni pronti per salvare il club"

Redazione PadovaSport.TV

Giorgio De Giorgis, uomo-mercato del vecchio Chievo, è tornato a parlare dell'esclusione dei gialloblu della scorsa estate, in questi giorni in cui torna a parlare di una possibile rinascita del Chievo di Luca Campedelli: "Aver svincolato i giocatori è stata una tragedia. Non so se il Chievo tornerà dov’era prima - il punto di De Giorgis, intervistato da L'Arena - ma è naturale che il risarcimento ci sta tutto. E anche chiedendoci scusa".

Tante ricche cessioni

I conti erano già fatti, il piano che aveva messo in cantiere la società per rientrare dal debito e restare competitiva. "Avremmo avuto, la scorsa stagione, un monte-stipendi da quattro milioni e 200mila euro. Calcolate -  il quadro di De Giorgis - otto milioni per i diritti televisivi, due o tre per incassi e sponsor e avremmo superato i dieci. Stavamo per vendere Semper, per cedere Leverbe per un milione al Pisa, Mogos per due allo Spezia, Vignato per molti di più al Monza. In rosa avevamo anche gente come De Luca e Viviani. Sarebbero stati più di venti milioni coi quali avremmo dilazionato l’iva, saldato il debito col Comune per il Bentegodi, pagato vecchie commissioni».

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