Cittadella, finale drammatico di stagione. La vittoria manca da sei partite

Il Cittadella rimane dentro le sabbie mobili della classifica, invischiato in una lotta che coinvolge cinque squadre di B a quota 35 (penultimo posto). Dal Frosinone (39) al Cosenza (27), nessuna ancora - tra le squadre che lottano per salvarsi in B - conosce il proprio destino. I granata però non vincono da ben sei partite (appena 2 punti raccolti nel periodo). Prestazione grigia contro la Reggiana, che offusca l’etichetta di squadra da trasferta (7 successi, quinto miglior score del torneo). «Sconfitta pesante e meritata, abbiamo preso gol nella prima situazione negativa, poi non abbiamo reagito» l’amarezza di Dal Canto, che ha modificato l’assetto (dal 3-5-2 al 4-3-1-2), escludendo Pandolfi e con Desogus, impalpabile, titolare dopo 6 mesi.

La differenza l’ha fatta il cuore della Reggiana che però prende gol da 13 partite. Dopo un’ora di equilibrio e pochi sussulti, a scuotere la scena ecco il guizzo di Gondo, che ha infilato in diagonale, con Salvi morbido in marcatura e Kastrati sorpreso sul suo palo. Risposta blanda del Cittadella con due conclusioni imprecise di Voltan e Pandolfi, splendido bis di Portanova al 90’ con un assolo da centrocampo (6o sigillo, record personale). Nell’ultima azione, al 6’ di recupero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo la zampata di Pandolfi, favorito da un rimpallo: non segnava dall’8 febbraio. Il suo 7° gol, mantiene il Cittadella in vantaggio nello scontro diretto (3-1 all’andata). Da segnalare che all’omaggio a Papa Francesco, le due tifoserie hanno aggiunto il ricordo per due ultras scomparsi nei giorni scorsi, per il Cittadella grande commozione tra i tifosi per la recente morte di Forci Granata, amatissimo esponente della curva (omaggiato anche a Lumezzane dalla tifoseria rivale del Padova).