Nella lunga conferenza stampa che questa mattina ha preceduto la partenza della squadra per il ritiro di Pieve di Cadore, l'allenatore del Padova Matteo Andreoletti, fresco di rinnovo di contratto per altri tre anni, ha affrontato numerosi argomenti. Ecco le sue parole (sulla nostra pagina Facebook potete trovare la conferenza stampa video integrale).
tutto padova
Andreoletti: “C’è grande progettualità, voglio dimostrare di essere degno di questa piazza”
RIPARTIRE. "Ci siamo guadagnati questa categoria e l'obiettivo adesso sarà quello di non vanificare quanto fatto nella passata stagione. Da parte mia la volontà di rimanere qui c'è sempre stata, con l'unico dubbio nel momento in cui ho dovuto comunicare a qualche ragazzo che non avrebbe più fatto parte del progetto. Andando via, magari non ci sarebbe stato questo compito difficile... Da parte della proprietà ho sempre percepito la voglia di crescere e migliorarsi, c'è grande progettualità e questo mi ha convinto ancora di più. Voglio dimostrare di essere degno di questa piazza e di questa categoria. Se saremo tutti uniti, possiamo andare anche oltre i nostri obiettivi.
LEGGI ANCHE
FISIONOMIA DIVERSA. "L'obiettivo sarà quello di mantenere la categoria, è giusto difendere questo obiettivo. Poi c'è la volontà di essere ambiziosi, ma l'ambizione si crea sul campo, partita dopo partita. La fisionomia della squadra? È chiaro che vedremo un Padova diverso, nel sistema di gioco e nell'intepretazione delle partite. Il dominio del gioco bisogna prenderselo, ma troveremo avversari molto bravi. L'anno scorso serviva umilità da big, quest'anno ancora più umiltà in un campionato con tante big. Modulo? Ripartiremo con il centrocampo a tre (3-5-2), come abbiamo chiuso la scorsa stagione, non dobbiamo creare punti di riferimento all'avversario.
PAPU GOMEZ. "Il direttore mi ha chiesto di confrontarmi con lui prima della firma del contratto, e questo la dice lunga sulla coesione interna che c'è in società. Ho trovato un ragazzo che ha una voglia matta di rimettersi in discussione, mi ha detto che vuole decidere lui quando smettere, non che sia una sentenza a decidere per lui. Può diventare un punto di riferimento, a livello tecnico e professionale non si discute. Poteva avere opportunità economiche migliori magari in qualche paese al caldo... e invece ha voluto venire qui. Deve avere il fuoco dentro per stare in questo Padova e l'ho visto. A livello tattico? Ne parleremo quando rientrerà il 19 agosto. Dovrà allenarsi a distanza, condividendo i programmi di lavoro con noi. Non verrà qui comunque solo per aumentare i follower, non è un colpo marketing, ci aiuterà a centrare gli obiettivi.
LAVORI IN CORSO SULLA ROSA. "Sui quinti al momento siamo un po' corti, intanto aggregheremo qualche giovane da valutare. La categoria richiederà giocatori con più esperienza, arriveranno quindi degli esterni, ma senza fretta. Una volta che un giocatore è preso, è preso e non si torna indietro. Devono essere giocatori che aggiungono davvero valore. Dovranno tutti integrarsi con lo zoccolo duro di giocatori che ci ha portato qui, che siano campioni del mondo o ragazzi che arrivano dalla Primavera, non ci saranno figli e figliastri. Come mentalità e cultura di lavoro partiamo già con il lavoro dell'anno scorso. Un altro portiere? Con calma arriverà un profilo da affiancare a Fortin, o un ragazzo giovane ma con esperienza oppure uno più anziano che faccia da chioccia. Il rientro di Bacci? Lo vedo come regista puro, come Crisetig. È patrimonio della società e lo valuterò, in quel ruolo ci sono anche Harder e Baselli che però, a differenza dei primi due, possono fare anche le mezzale. Baselli? Anche con lui ho parlato prima della firma, ha 250 e più presenze in A. A Como sperava di giocare di più, poi Fabregas nell'ultimo anno ha fatto altre valutazioni. La cosa più importante è capire se questi giocatori hanno il fuoco dentro, come ho io e come i ragazzi che hanno vinto l'anno scorso. O quelli che arrivano dalle Primavere o dalla serie C.
IL CASO PASTINA. "Brutto esempio vista la squalifica per calcioscommesse? Va fatto un distinguo, premettendo che scommettere per un giocatore è sbagliato e va condannato. Ma ci sono livelli di scorrettezza diversi, un conto scommettere su Real Madrid-Barcellona, un conto su una partita che vede coinvolto lo stesso giocatore. Ho avallato questo acquisto e penso che sia un messaggio far capire che, dopo un errore, si può avere un'altra chance".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.