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Le lacrime della Bianchi, la telefonata a Fresco e il grande assente alla festa

Le lacrime della Bianchi, la telefonata a Fresco e il grande assente alla festa - immagine 1
Manca solo il direttore sportivo Mirabelli, per noi il principale artefice di questa promozione
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Flash dalla lunga giornata di ieri, che ha riacceso passione ed entusiasmo per il calcio in tutta la città di Padova. Si comincia al fischio finale di Lumezzane-Padova, con i 3500 tifosi biancoscudati presenti al Tullio Saleri e le migliaia davanti a tv e maxischermi, già ormai preparati dal risultato del Vicenza a esplodere nei festeggiamenti. Alessandra Bianchi, la "fredda" donna dei conti e amministratrice delegata, scoppia in un pianto liberatorio. Scatta l'invasione di campo, con i tifosi così famelici di gloria dopo le delusioni terribili di questi anni, a caccia di selfie, cimeli, magliette, e anche pezzi della rete della porta (alla fine rimarranno entrambe completamente spoglie).

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Alessandra Bianchi in lacrime

Negli spogliatoi, in sala stampa e nel cortile dove è parcheggiato il pullman ancora lacrime (Andreoletti piange a dirotto liberando tutta la tensione accumulata), cori (quello contro i vicentini va per la maggiore), salti e balli (con Varas in versione animatore di villaggio) ma anche un simpatico siparietto: gli ex della Virtus Verona Faedo e Voltan, insieme a Liguori, videochiamano Gigi Fresco per ringraziarlo ("Uno di noi"). Il riferimento è ovviamente alla vittoria dei rossoblu sul Vicenza. Gloria anche per lui.


I festeggiamenti si spostano poi in Piazza delle Erbe ma soprattutto in Prato della Valle, con l'ovazione alla squadra, salita sulla terrazza dell'Ex Foro. Nel noto ristorante padovano l'open-bar improvvisato fa gli straordinari fino a tarda notte per servire gin tonic e spritz ai presenti. Anche mogli, fidanzate e bimbi piccolissimi dei calciatori partecipano alla festa padovana, godendosi l'affetto dei tifosi, un mare biancorosso sotto di loro. Ma c'è un grande assente. Il DS Mirabelli. Dopo un sobrio giro di campo a Lumezzane per ringraziare i ragazzi, il direttore ha preferito spegnere il cellulare e non partecipare ai caroselli. Comprensibile. Su queste pagine lo abbiamo sempre difeso, riconoscendolo come l'artefice forse principale di questa promozione B. Ha accontentato tutti, proprietà (con una gestione virtuosa del budget messo a disposizione) e la piazza che voleva il primo posto. E' il primo che andrebbe ringraziato. E che dovrebbe ricevere le scuse di molti.