padovasport tutto padova news padova Peghin a tutto campo: “Buone premesse, spero di rivedere un nuovo El Shaarawy. E sugli abbonamenti…”

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Peghin a tutto campo: “Buone premesse, spero di rivedere un nuovo El Shaarawy. E sugli abbonamenti…”

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Il presidente ai nostri microfoni su squadra, calciomercato, tifosi e serie B
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Doveva essere in programma oggi la seconda visita a Pieve di Cadore per Francesco Peghin in occasione dell'amichevole contro la Torres (annullata per maltempo), dopo aver conosciuto qualche giorno fa i nuovi calciatori e lo staff tecnico di mister Andreoletti. Viaggio annullato, abbiamo allora sentito il presidente biancoscudato per fare il punto della situazione su varie tematiche.

Presidente, che idea si è fatto della squadra che sta nascendo dopo il primo incontro?

Ritenevo importante andare a conoscere i nuovi calciatori che sono arrivati, a parte Papu Gomez che avevo già incontrato dopo le sue visite mediche (è passato nella sede dell'azienda del presidente, che si trova proprio all'Arcella ndr). Ho respirato il clima del ritiro, pranzando con loro e assistendo all'allenamento. Devo dire che, tenendo conto che poi sarà il campo a parlare, ci sono delle buone premesse. All'inizio l'asse portante sarà rappresentato dai giocatori rimasti dall'anno scorso. A quel gruppo poi sono stati aggiunti giocatori con esperienza di categoria che magari vedono in Padova l'occasione per rilanciarsi e giovani in rampa di lancio. A questo proposito, spero di rivedere nascere con la maglia biancoscudata qualche futura stella del calcio italiano, come successe quando ero vicepresidente con Marcello Cestaro. All'epoca arrivò dal Genoa in prestito un certo El Shaarawy... Aggiungo anche che non era scontata la conferma di Andreoletti, basta vedere anche in casa Pescara ed Entella, dove c'era la volontà di confermare l'allenatore della promozione ma poi è andata diversamente.


Cosa aspettarsi ancora dal mercato? 

Per adesso siamo un cantiere, in serie B è necessario avere giocatori di categoria ed esperienza e giovani che rientrino nei limiti imposti. Mancano ancora alcuni tasselli ovviamente, e mi auguro possa rimanere con noi Delli Carri. L'anno scorso ha avuto un'incidenza importantissima nella stagione. Se ne sta occupando il DS Mirabelli, che ha la piena delega per fare il meglio per la società. Tenendo conto anche delle aspettative di crescita personale del giocatore. Poi chissà, magari aspettiamoci anche qualche sorpresa, perchè il ds ogni tanto ci parla di sue idee suggestive.

Quanta differenza rispetto al clima di un anno fa.

Di questi tempi, un anno fa, attorno al Calcio Padova c'era una cappa di negatività incredibile. C'era il post-Vicenza da smaltire, la diffidenza verso il nuovo allenatore Andreoletti, la protesta che iniziava a montare da una parte della tifoseria e le aspettative altissime peri il campionato che stava per iniziare. Il primo posto era l'unico obiettivo possibile. Quest'anno sappiamo tutti che per prima cosa dobbiamo ambientarci nella nuova categoria, poi si vedrà. E la piazza lo ha capito e ci sta sostenendo su questo.

A proposito, a che quota abbonamenti si potrà dire soddisfatto?

Se andiamo sopra i 3000 è una cosa buona, aggiungendo poi a questo numero gli ultras che si uniranno a tribuna completata. Il debutto in casa avverrà per la partita con il Vicenza di Coppa il 10 agosto, il Comune ci ha rassicurato che si giocherà all'Euganeo. Speriamo già di vedere lì un buon numero di persone, tenendo comunque conto che saremo in pieno periodo estivo.

C'è stata qualche critica per l'assenza della società durante l'amichevole con il Sottocastello.

Io ero stato qualche giorno prima. La società è una sola, non è che la dirigenza e la squadra sono due mondi diversi. Faccio fatica a comprendere certe critiche. I tifosi che sono venuti quel giorno hanno potuto incontrare la squadra, l'allenatore, lo staff tecnico, c'era Sandro Porchia, che è il braccio destro di Mirabelli. Poi se si vuole sempre trovare il pelo nell'uovo...

C'è una partita della prossima serie B che attende in modo particolare?

Ci saranno tante piazze importanti, direi che però l'appuntamento tradizionale è con il Venezia, che tra l'altro sta costruendo una corazzata. Personalmente mi affascina anche la sfida con la Sampdoria, perchè mi riporta indietro alla prima esperienza da dirigente del Padova. Ricordo la sfida negli anni di Cestaro contro i blucerchiati, con il pranzo prima della partita con l'allora presidente Garrone. In quell'anno noi, il Torino e la Sampdoria eravamo le tre squadre da battere in quella serie B.

A proposito della nuova categoria, ieri ha preso parte al forum delle proprietà...

Ero in video-collegamento, con tutti i presidenti della prossima serie B. Il filo conduttore dell'incontro con le 20 proprietà e il presidente della Lega Bedin (avvenuto nella sede di Confindustria all'Eur a Roma, ndr) è stata l'insostenibilità della categoria, i costi sono aumentati e i ricavi sono diminuiti in maniera importante, con diritti TV che sono in calo del 25%. Chi soffre particolarmente sono i club che retrocedono dalla A. C'è un importante tema di salary cap, con ingaggi che fanno esplodere i costi. Chi non riesce a tornare subito in A va incontro a grandi sofferenze. Serve un dialogo tra le leghe per trovare sostenibilità tra i tre mondi, serie A, B e C. L'unico mondo che si regge autonomamente è la serie A, gli altri no. Lo ha fatto presente chiaramente anche De Laurentiis di recente. Se confrontiamo con le pari categoria in Europa, lasciando perdere la Championship inglese che è un mondo a parte, le leghe spagnole e tedesche stanno meglio di noi.