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Tutto su Jonas Harder: il nuovo principe azzurro del Padova

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Il centrocampista è arrivato in prestito dalla Fiorentina, ha già vestito la maglia della Nazioanle in 14 occasioni tra U19 e U20
Pietro Zaja

Il nuovo principe azzurro del Padova versione 2025/2026 è Jonas Harder, terzo acquisto in ordine cronologico (dopo le ufficialità di Silva e Pastina). Capelli biondi sistemati all’indietro a lasciare scoperta la fronte, viso pulito e sorriso smagliante: somiglia al principe azzurro dei cartoni animati che guardano i bambini in televisione, ma in campo è una girandola che mira alla perfezione e che ama spezzare le squadre avversarie con accelerazioni palla al piede e filtranti telecomandati per gli inserimenti dei compagni. Il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, impegnato come non mai per rinforzare la rosa a servizio del tecnico Matteo Andreoletti, lo ha osservato alla Fiorentina e non se lo è lasciato sfuggire; Harder rimarrà al Padova in prestito fino a giugno 2026 (prima del trasferimento ha rinnovato con la Viola fino al 2029), per assaggiare il calcio professionistico da protagonista e per farsi le ossa per inseguire il suo sogno più grande: vincere un Mondiale con la maglia azzurra, maglia che ha già vestito nelle giovanili.

Padre tedesco e madre italiana, da qui il biondo che caratterizza la sua folta chioma, Jonas nasce a Firenze il 30 settembre 2005. Ora è il centrocampista più giovane della rosa biancoscudata assieme a Jacopo Bacci, esclusi Tumiatti e Caporello, entrambi 2006, che graviteranno maggiormente attorno alla Primavera, nonostante siano presenti in ritiro a Pieve di Cadore ad allenarsi assieme al resto del gruppo squadra. La giovane carriera di Harder prende forma nel settore giovanile dell’Audace Galluzzo, dove viene prelevato dalla Fiorentina all’età di 9 anni. Alla Viola si forma, matura e gioca in tutta la trafila delle giovanili, fino all’esordio con i grandi. Si è spesso allenato con la Prima Squadra e si è ispirato, nelle ultime stagioni, a Bonaventura e Adli. Nella stagione 21/22 colleziona 22 presenze, 1 gol e 1 assist con l’U17, mentre in quella successiva si divide tra U18 e Primavera raccogliendo 37 gettoni, 2 reti e 1 assist. Nel 23/24 diventa un punto fermo della Primavera viola con 30 apparizioni e 4 gol, trovando un minutaggio superiore ai 2.000’ in tutta la stagione. Numeri che aumentano nell’annata appena trascorsa: più di 3.000’ totali, spalmati tra Primavera e Prima Squadra. Sì, perché Harder, seppur solo per 14’, si è tolto la soddisfazione di esordire nella squadra allora allenata da Raffaele Palladino, debuttando in Conference League contro gli austriaci del Lask Linz, in una partita poi vinta 7-0 dalla Fiorentina. Sempre nella scorsa stagione, con i talentini della cantera fiorentina, 35 presenze, 2 gol e 5 assist.


Una crescita costante nei numeri, tra reti e servizi vincenti per i compagni, così come per minutaggio. Ora Jonas è pronto al salto tra i grandi con la squadra di Andreoletti, che dovrà valutare al meglio come impiegarlo nella prossima annata di Serie B. Il ruolo a lui più congeniale è quello di mezzala, anche se Harder, come da lui stesso ammesso in una recente intervista ai canali ufficiali della Fiorentina, in futuro si vede da playmaker davanti alla difesa. Harder potrebbe farlo benissimo anche al Padova, non fosse che in quel ruolo sono già presenti l’insostituibile Crisetig, equilibratore e uomo spogliatoio che ha fatto le fortune biancoscudate in Serie C, e Jacopo Bacci, l’anno scorso all’Empoli in Serie A. Trovare spazio in mediana, dunque, non sarà una passeggiata per il giovane principe azzurro, che potrebbe, quindi, essere maggiormente impiegato da mezzala. Anche perché l’allenatore ex Pro Sesto e Benevento, prima della partenza per il ritiro a Pieve di Cadore è stato chiaro: si ripartirà dal 3-5-2. Dunque, a centrocampo ci sarà spazio per due mezzali. Due maglie per cinque giocatori: se le contenderanno Fusi, Varas, Baselli, Silva e proprio Harder. Jonas, quindi, può giocare indifferentemente da mediano che da mezzala (è stato anche più volte avanzato sulla linea della trequarti), permettendo alla formazione patavina di avere in mezzo al campo una grande elasticità e rapidità.

Jonas, infatti, è un centrocampista dinamico, abile a condurre il pallone e velocissimo a spezzare in due le squadre avversarie per poi servire gli attaccanti in profondità. Destro di piede, sa usare egregiamente anche il mancino per impostare e correre a tutta furia verso la porta avversaria. Starà ad Andreoletti decidere dove e quanto impiegarlo. Di certo ci sarà parecchia concorrenza in mezzo al campo, tra chi si è guadagnato la B sul campo (Varas e Fusi), chi vuole provare a sfondare (proprio Harder assieme a Silva) e chi, invece, si vuole rilanciare dopo due stagioni in ombra tra infortuni e scelte tecniche che lo hanno penalizzato (Baselli). Una concorrenza stimolante e positiva, che non potrà far altro che alimentare la sana competitività e la passione per la maglia biancoscudata. Per giocare bisogna sudare, eccome. E Harder darà tutto con il Padova, perché se il suo sogno è quello di vincere un Mondiale, da qualche parte bisognerà pur partire. La maglia azzurra l’ha già vestita in 14 occasioni tra U19 e U20 sotto la guida tecnica di Bernardo Corradi, ma l’azzurro che conta va conquistato a suon di sacrifici, grandi prestazioni e risultati ottenuti sul campo. Il principe azzurro è pronto a conquistare tutti.