La Nuvolí AltaFratte Padova sorride maggiormente nelle classifiche di rendimento di squadra dove i suoi numeri nei punti fatti, nei muri punto e negli ace, la vedono prevalere sempre su Pescara.
Al termine della gara di giovedì sera le due formazioni avranno poco tempo a disposizione per preparare la sfida successiva di campionato, entrambe saranno impegnate infatti in trasferta domenica 26 novembre, Nuvolí AltaFratte Padova a Messina, Sirdeco Volley Pescara a Soverato, tutti match in programma alle ore 17:00.
A poche ore dal prossimo impegno la triestina Alice Trampus analizza la situazione attuale della Nuvolí AltaFratte Padova:
Penultimo posto in classifica ma con segnali importanti anche se non ancora sufficienti per strappare punti (penso ai 17 punti di Arianna Rizzo contro Bologna, il tuo terzo set contro Albese, chiuso con 5 punti, gli ingressi di Rachele Nardelli)… bisogna solo, si fa per dire, mettere insieme tutte queste prestazioni individuali in un gioco collettivo…
“Penso che quest'anno paghiamo l'inesperienza in una categoria dove nessuna di noi ha una base consolidata e in cui il livello tecnico e fisico è difficilmente paragonabile a quello di una B1. Sicuramente stiamo crescendo e ci sono state delle partite dove singolarmente abbiamo avuto dei picchi positivi, ma sicuramente manca una continuità di squadra. Ciò che dobbiamo fare ora è ritrovare le sicurezze per cercare di prendere qualche punto in modo da far ritornare l'entusiasmo che aiuta a far girare meglio le cose. Stiamo lavorando duramente per questo, ed il lavoro pagherà…”
Contro Pescara sarà l’ultima chance dell’andata per smuovere la classifica, poi ricominceranno 5 scontri con formazioni lassù in alto… ci proveremo?
“Ci proviamo ogni domenica, ognuna di noi scende in campo per vincere. Siamo un gruppo unito in un momento che certamente non è dei più sereni, ma stiamo lavorando sodo per arrivare al meglio alla gara”
In estate ci parlavi di un campionato di A2, rispetto alla B1, molto più fisico, direi che avevi azzeccato, come sta andando il tuo in AltaFratte?
Si, confermo che il divario tra le squadre di B1 e di alta classifica di A2 è notevole, il gioco è molto più veloce, mettere la palla a terra è più complicato viste le capacità in difesa e le altezze dei muri.
Per quanto mi riguarda, quest’anno sono entrata in un gruppo già formato dove tutte mi hanno aiutato ad inserirmi e nel quale mi trovo molto bene. Sicuramente in campo c'è qualcosa da affinare e migliorare ma in allenamento stiamo lavorando bene e sono sicura che i risultati non tarderanno ad arrivare”
Ti capita sovente di incrociare giocatrici che erano con te a San Donà in B1 (penso recentemente ad Anita Bagnoli e Bibiana Guzin) che rimpatriate sono? Contente di ritrovarvi? Forse con nostalgia rispetto a quegli anni nei quali la pressione nei vostri confronti era sicuramente inferiore?
“Vedere le persone con cui hai condiviso momenti di vita è sempre molto bello. Con Bibiana Guzin e Anita Bagnoli, oltre che l’appartamento e l’anno in B1, ho condiviso due finali nazionali giovanili e le emozioni che ho provato assieme a loro non le dimenticherò mai. Quasi come la pressione quando, perso il titolo regionale, abbiamo portato a casa lo scudetto U18”
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