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Niente Olimpiadi, decisione clamorosa (erano saltate solo in prossimità delle Guerre Mondiali) ma inevitabile. Il padovano Marco Galiazzo di Olimpiadi se ne intende, visto che è stato medaglia d'oro nel tiro con l'arco individuale a Atene 2004 e argento a squadre a Pechino 2008 e Londra 2012. L'arciere padovano si stava allenando per qualificarsi alla sua quinta Olimpiade, appunto quella del Giappone: "Aspettavamo notizie e sono arrivate: purtroppo non quelle che speravamo - dice, intervistato da Il Gazzettino - Evidentemente il CIO non ha visto alternative al rinvio, del resto già da qualche tempo questa decisione era nell'aria, anche se tutti, a iniziare da noi atleti, abbiamo continuato a farci un pensierino. La mia ultima gara l'ho fatta in dicembre a Roma, dove ho vinto, mi stavo preparando per la prova di qualificazione individuale che era prevista in giugno in Germania. Quando ho saputo che era stata annullata ho iniziato a pensare che i Giochi non si sarebbero fatti. Peccato, ma vista la situazione era inevitabile. Negli ultimi giorni naturalmente mi sono allenato, per quel che potevo, stando a casa. Il calendario sportivo ora sarà intasato, ci saranno anche i Giochi invernali del 2022, poi Parigi 2024, con un anno in meno per prepararsi".
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