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Oscar Brevi oggi ricorda tanto il soldato di Ungaretti. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Aldilà del merito (giusto o no cambiare guida tecnica?), sottolineiamo come, in questo contesto, dare un ultimatum così netto e circostanziato sia una scelta molto rischiosa. E discutibile. Brevi lunedì sarà probabilmente l'allenatore più motivato al mondo, ma in campo vanno i giocatori, che in 90 minuti hanno il potere di decidere per lui. Se la squadra è abbastanza matura da recepire il senso di questo ultimatum, se, soprattutto i giocatori sono dalla parte di Brevi come dicono, lunedì assisteremo a una prestazione intensa, di cuore e carattere (aldilà del risultato). Viceversa, la risposta sarebbe pressochè automatica: la squadra ha deciso di cambiare. Ma è giusto dare tutto questo potere ai giocatori? Onore a Zamuner, se il tempo dirà che aveva ragione lui, altrimenti si saranno persi tempo e punti.
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