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La carta della disperazione del Benevento si chiama Andrea Agostinelli. Toccherà a lui cercare di compiere il miracolo salvezza, dopo i fallimenti dei tre allenatori che prima si sono succeduti sulla panchina giallorossa: Fabio Caserta, Fabio Cannavaro e Roberto Stellone, quest’ultimo dimessosi dopo il mortificante ko interno con la Spal. Agostinelli è arrivato ieri pomeriggio in città e insieme con il presidente Oreste Vigorito ha voluto subito incontrare la squadra: prima un confronto col gruppo al gran completo, poi tanti incontri individuali per capire come stanno i giocatori. Agostinelli, ricevuta la chiamata dei campani, ha subito posto fine alla sua esperienza maltese con lo Gudja United per inseguire il sogno della super impresa.
Secondo il quotidiano campano Il Mattino, l'arrivo di Stellone avrebbe peggiorato ulteriormente le cose. "Arrivato predicando un calcio pragmatico e promettendo cose semplici - si legge - va via dopo non aver mai messo in campo lo stesso modulo e la stessa formazione per due gare di fila e dopo aver compiuto anche scelte cervellotiche come Foulon terzino destro, Jureskin e Karic rifinitori, Letizia braccetto e Tello esterno alto di centrocampo. Inoltre la «fissa» di non passarsi il pallone ma di lanciarlo in avanti: un credo ripetuto come un mantra a una squadra già sotto terra fino a mandarla in totale confusione. E per chiudere il clamoroso dietrofront su Glik, che sarebbe stato prima informato che avrebbe giocato titolare con la Spal e poi tenuto fuori senza fornire però spiegazioni plausibili".
Il cammino del Benevento da qui alla fine:
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