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Padova-Varese era terminata da pochi secondi e in tutte le pagine web possibili e immaginabili (social network, forum, siti…) si è letteralmente scatenata una battaglia contro Agliardi. Le sue colpe le ha, e le ha sottolineate anche il Presidente Cestaro, ma è pur vero che in più di un’occasione il bresciano ha dimostrato di essere un giocatore di valore. Non crediamo che tutt’a un tratto si sia rimbambito e abbia perso il proprio talento. Piuttosto è ipotizzabile un suo “periodo nero”. Uno di quelli in cui “proprio non va”. E allora ecco subito che impazza il tormentone Cano, l’amatissimo portiere che nella sua migliore annata ha contribuito non poco alla promozione in serie B. A Padova, si sa, Andrea Cano è un idolo, un campione. Come uomo, ancor prima che come giocatore. E Agliardi è sempre stato visto come “l’usurpatore” della porta di Cano. Sì, perché la porta biancoscudata non era del Padova, ma di Cano. Conquistare i tifosi per Agliardi non è stato facile: lui, che era visto come il secondo e doveva diventare il numero 1. Quel numero resta però cucito sulla maglia di Cano, che per il tifo biancoscudato è e sarà sempre il loro “Special One”. E ora che Agliardi sembra essere in crisi invocano il ritorno tra i pali di “dio”. Chissà se Calori punterà sul portierone romano…di certo Cavalier Cestaro ha già fatto un pensierino sull’avvicendamento tra i due. Non ci resta che aspettare l’esito del ballottaggio: i tifosi hanno espresso il loro voto, ora tocca al “gigante buono” di Arezzo dare il verdetto.
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