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Padova-Perugia, Calori: “Si giocheranno il primo posto fino alla fine. Quel mio esonero? Ha un motivo…”
"Alla fine se la giocheranno proprio Padova e Perugia, punto a punto. Come qualità tecniche più o meno si equivalgono". Così il doppio ex Alessandro Calori, sulle pagine del Corriere Veneto, in vista della super sfida di domani, che sta attirando l'attenzione a livello nazionale.
L'occasione anche per un flashback: "A Padova ci sono stato da allenatore, a Perugia da giocatore. In entrambi i casi i ricordi sono positivi. L'esonero a Padova fu causato soprattutto dai tanti infortuni che avevamo subìto. In successione si fecero male Di Gennaro, El Shaarawy e Succi. Poi anche altri acciacchi. Alla fine a marzo fui esonerato. Mi dispiace per come finì. Italiano non giocava con me? Va detto che inizialmente era infortunato. Nei primi due mesi dunque Vincenzo fu costretto a stare a guardare e giocava Vicente al suo posto. Quando tornò cercai di privilegiare l’equilibrio tattico della squadra. Avevamo due punte, un trequartista e due incursori come Bovo e Cuffa. Perché la squadra reggesse quel calcio offensivo, secondo me davanti alla difesa c’era bisogno di un giocatore diverso da Italiano. Fu una scelta che feci e di cui mi assunsi la responsabilità"
"Sarà una partita combattuta. Ci sono tanti giocatori che sono in grado di fare la differenza. Da una parte Della Latta, Ronaldo, Nicastro e Bifulco, dall’altra Murano, Falzerano e Melchiorri. Tutti giocatori che rappresentano un lusso per la categoria. Tutti i nominati con una giocata possono decidere il match", conclude Calori.
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