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La tifoseria organizzata, come avvenne prima del trionfale match d'andata vinto 3-1 al "Penzo",
si è data appuntamento alla Guizza per le 16 di oggi, per caricare la squadra in vista della partita di domani sera nel corso dell'ultimo allenamento. Orgoglio e senso d'appartenenza: con queste due qualità, e il coltello tra i denti, il Padova domani sera vuol provare a fare lo sgambetto alla rivale storica, ormai lanciata verso la vittoria del girone. Intanto Emerson, intervistato da Il Mattino, ha commentato così il momento dei biancoscudati: "Veniamo da due sconfitte e affrontiamo la prima della classe. Non siamo certo nel miglior momento della nostra stagione, ma che non si dica che abbiamo mollato o che mentalmente siamo "scoppiati". In un derby come questo le motivazioni devono venire fuori da sole: facciamo tesoro delle due sconfitte, che ci servano da lezione visti i tanti errori nei quali siamo caduti, e tiriamo fuori l'orgoglio». Dodici punti separano il Padova dalla capolista, ma in campionato l'unico precedente sorride ai biancoscudati. È in Coppa Italia, tra andata e ritorno, che i veneziani hanno avuto ragione. «Dovremo essere attenti a ogni piccolo dettaglio - prosegue il brasiliano - Non dobbiamo lasciarci intimorire da un avversario che conosciamo bene, che ha qualità e giocatori importanti, ma che abbiamo già battuto all'andata. Questa partita ha per noi due significati fondamentali: ritrovare i tre punti, per cancellare le ultime due sconfitte, e ritrovare noi stessi, perché in vista del finale di campionato, e soprattutto dei playoff, è necessario ritornare ad essere quelli che non siamo stati contro Feralpi e Parma. Non sarà facile, ma dobbiamo buttarci tutto alle spalle e mangiare l'erba per vincere questo derby. Una partita che per noi giocatori è fondamentale e che per i tifosi, ancor di più, ha un significato che va oltre".
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