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Si può già dare un giudizio sul nuovo corso del Padova targato Andrea Mandorlini? Secondo il Gazzettino sì: come d'incanto - si legge oggi sul quotidiano - i biancoscudati hanno ritrovato quel feeling con il gol che sembrava smarrito: nove sigilli, ben sette dei quali nella gare a domicilio dove l'Euganeo è tornato a essere un fortino. La prolificità è abbinata alla tenuta difensiva, che già si era rivelata il marchio di fabbrica del Padova sotto la guida di Salvatore Sullo. Il tutto però cambiando modulo e interpretazione, dal momento che Mandorlini non ci ha pensato un attimo a mettere in soffitta il 3-5-2 e si è affidato subito al 4-3-3 dando un taglio netto con il passato. Quattro i sigilli incassati in altrettante partita, due dei quali però nella gara con la Virtus Verona andata in scena a distanza di appena 48 ore dall'insediamento del nuovo allenatore, che non aveva avuto neanche il tempo di preparare la partita, limitandosi ad impartire i primi concetti di base. In questa speciale graduatoria i biancoscudati sono sempre la seconda migliore retroguardia del campionato alle spalle del Vicenza. Un campanello d'allarme riguarda la condizione atletica della squadra, che anche a Cesena ha confermato di avere la spia rossa accesa. Un deficit sul quale Mandorlini ha già iniziato a lavorare imprimendo carichi mirati durante la settimana che dovrebbero portare benefici a stretto giro di posta, anche tenendo conto che quasi certamente il Padova si giocherà tutte le proprie carte in ottica promozione negli spareggi play-off.
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