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Enrico Piovanello non è riuscito a lasciare il segno nella sua Padova, nella stagione che poteva "consacrarlo" profeta in patria. Come sempre, in questi casi, le responsabilità vanno divise: Se Caneo lo ha tenuto in considerazione, Torrente gli ha concesso pochissime possibilità e lui non ha sfruttato al massimo le occasioni che gli sono capitate.
In estate era stato confermato in rosa dopo l'esperienza in prestito al Mantova. Apprezzato dall'allora allenatore Caneo, gli era stato prospettato un ruolo importante nella batteria di giovani attaccanti che si sarebbero dovuti alternare nel 3-4-3 del tecnico sardo. Titolare nelle prime undici giornate (con gol segnato a Trieste), il 23enne ha perso posizioni nella gerarchia degli attaccanti, soprattutto, come detto, con l'arrivo di Torrente. In queste settimane, piuttosto deluso, avrebbe confidato a persone a lui vicine di essersi deciso: nessuna volontà di discutere di un possibile rinnovo, il futuro sarà lontano da Padova.
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