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Con Colman e Lelj l’Este torna a pensare in grande

Il difensore e il mediano nuovamente in giallorosso dopo un anno, trovano un gruppo già  amalgamato, da completare ora coi fuori quota.

Redazione PadovaSport.TV

Ritorno al futuro. Con l’approdo in giallorosso di Josè Luis Colman Castro e Tommaso Lelj ad un anno di distanza dal trasferimento che aveva portato entrambi al Marano, l’Este può dire di essere riuscito stavolta nell”’impresa” di non smembrare la squadra, mantenendo anzi un’ossatura importante sulla quale andranno ora innestati quei fuoriquota così importanti in serie D e così difficili da ingaggiare (quelli bravi, soprattutto).«Essere riusciti a confermare buona parte del gruppo è senza dubbio un vantaggio – ammette mister Zattarin, coccolando i due cavalli di ritorno – Nei prossimi giorni lavoreremo per completare la rosa e farci trovare a ranghi già completi quando inizierà la preparazione».

Le caselle dell’organico da coprire con più urgenza sono quelle che riguardano i portieri – ruolo molto delicato e che nelle ultime stagioni ha spesso richiesto degli aggiustamenti in corso d’opera – per i quali nel mirino ci sono due giovani del ’94 provenienti dai vivai di società professionistiche. Con Colman, Meneghello, Thomassen e Gusella la difesa è invece pressoché sistemata, tanto più se alla fine Raffaeli deciderà di rimanere e se andrà in porto l’idea tattica di Zattarin che sta meditando di proporre una retroguardia a 3.Da puntellare è invece il centrocampo, dove si cercano giovani sia in mediana che in fascia, anche se la società attende gli sviluppi della situazione di Tessari, cercato da almeno un paio di team di categoria superiore ma che alla fine potrebbe anche prolungare per un altro anno la permanenza in giallorosso. Tra i nomi caldi per il reparto c’è quello di Tonus, promettente centrale del Ripa La Fenadora, autore di 5 reti nel campionato di Eccellenza che ha visto i bellunesi arrendersi solo in finale alla Thermal Abano. Infine, si cerca un diciottenne anche per integrare l’attacco, che con le conferme di Barichello, Iarrusso e Brotto pare comunque ben strutturato.Per quanto riguarda la stagione, in attesa di conoscere in che girone verranno inseriti (se sarà il C, molto probabilmente sarà ancora a 20 squadre con relativi turni infrasettimanali, anche se il vero spauracchio resta quello tosco emiliano, già sperimentato due anni fa, nda), gli atestini si ritroveranno in sede il 24 luglio per i test atletici, cui seguirà la preparazione negli impianti di Pontevigodarzere. «Abbiamo rinunciato al ritiro in montagna per motivi economici – sottolinea a proposito il vicepresidente Marchetti, dopo aver confermato che lo sponsor di denominazione sarà ancora Bonollo – garantendoci però di poterci allenare tutta la stagione in una struttura all’altezza, anche se purtroppo lontana da Este».Nel gruppo che si ritroverà a fine luglio, Tommaso Lelj sarà – nonostante i 28 anni d’età – uno degli elementi d’esperienza la cui mancanza si è fatta sentire più volte nell’ultimo campionato. «Fa un certo effetto essere tra i più anziani – conferma col sorriso il mediano – Ma tutti siamo stati giovani e se il nostro obiettivo sarà farà crescere bene i compagni più piccoli d’età, speriamo ciò contribuisca a far ringiovanire anche noi». Quello tra Lelj ed Este è un legame che sembra non essersi mai interrotto, nonostante la parentesi dello scorso anno al Marano, funestata da un grave infortunio al ginocchio che l’ha costretto ai box per sei mesi: «Quando trovi un bell’ambiente e gente per bene, è difficile allontanarsi davvero. Nel vicentino abbiamo dominato il campionato ma non mi sono divertito e non mi sono piaciuti alcuni aspetti organizzativi della società, per cui ho colto al volo l’opportunità di tornare in serie D, in un grande gruppo col quale abbiamo sfiorato la grande impresa due anni fa. Rispetto ad allora, tra l’altro, stavolta è anche già amalgamato, quindi penso ci siano davvero i presupposti per far bene».

Una chiusa, questa, che ci impone di fare la domanda di rito a mister Zattarin, ovvero quale sia l’obiettivo stagionale: «Soffrire meno e giocarsela con tutti» la prudente risposta del tecnico, ma il sorriso sornione che l’accompagna sembra svelare ben altri intendimenti.