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Cosenza-Verona, ecco perchè i gialloblu avranno la vittoria a tavolino

Una figuraccia incredibile, non solo per il campo impresentabile ma anche per tutto il contorno: a Cosenza sindaco e assessore allo sport si erano prodigati fino al giorno prima del match (Cosenza-Verona, poi non disputata)...

Redazione PadovaSport.TV

Una figuraccia incredibile, non solo per il campo impresentabile ma anche per tutto il contorno: a Cosenza sindaco e assessore allo sport si erano prodigati fino al giorno prima del match (Cosenza-Verona, poi non disputata) nell'autocompiacimento per aver reso agibile fin da subito il San Vito Marulla. Nulla di tutto questo. Domani arriverà la vittoria a tavolino perchè il regolamento è chiaro (art. 17): "La società ospitante ha il dovere di presentare il terreno di gioco, in perfette condizioni 24 ore prima dell’inizio del match". Eppure tante sono state le bugie in campo e al di fuori dello stesso sabato a Cosenza. Si era parlato perfino di bombe d’acqua - come sottolinea L'Arena di Verona - che avrebbero danneggiato il terreno, peccato che ciò avveniva dodici giorni prima del match. Tre punti che arriveranno perchè l’arbitro, Fabio Piscopo di Imperia, ha svolto regolarmente il riconoscimento dei giocatori ed ha ricevuto la riserva scritta del Verona. La gara, è bene precisarlo, non è stata rinviata ma non si è disputata perchè il terreno di giocononera a norma. Da regolamento 0 a 3 ai danni del club ospitante e una sanzione dunque per il Cosenza, che poi avrà tutto il tempo per un eventuale reclamo. Decisiva la posizione dell’arbitro Piscopo nonostante l’agronomo più sfortunato d’Italia, il dottor Giovanni Castelli, professionista incaricato dalla Lega di serie B, che poi è lo stesso esperto anche dei campi della serie A.

E sì che il Verona si era detto disponibile al rinvio della partita oppure a giocare in un altro campo. Giovedì mattina, 48 ore prima della gara, l’Hellas aveva fatto pervenire alla Lega di serieBe al Cosenza una raccomandata in cui si ricordava che non c’erano le condizioni per giocare. Contestualmente, il club di Setti, si sarebbe rivalso per tutte le spese e i danni che una situazione negativa avrebbe comportato.

E il Cosenza? Il presidente rossoblù Eugenio Guarascio si è fatto trascinare nel baratro di una brutta figura a livello nazionale. Ieri sono arrivate le sue scuse ai tifosi rossoblù, lasciando intendere che le responsabilità sarebbero anche di altri: in parte è vero. La Lega ha trattato la questione con troppa sufficienza, l'amministrazione comunale di Cosenza ha assegnato i lavori soltanto il 16 agosto.

Nella foto: il tifoso Padre Fedele benedice il campo con l'acqua santa prima di Cosenza-Verona. Non avrà alcun effetto)